Omicidio in via dei molini, arrestato Giampaolo Properzi

Erano le 23 circa quando all’interno del ristorante ‘La locanda del cavaliere che non c’è’ in via dei molini a Foligno ha trovato la morte Concetta Genta, 31 anni, di origini campane da anni residente a Foligno. Con lei dentro al locale il proprietario Giampaolo Properzi, 65 anni, noto ristoratore e personaggio da sempre vicino al mondo della Quintana, fermato ed interrogato per tutta la notte. Ad uccidere Genta una ferita mortale sferrata con un coltello da macellaio al fianco sinistro; la lama di 22 centimetri sarebbe penetrata in profondità non lasciando scampo alla donna che ha riportato ferite anche all’indice ed al pollice della mano destra come per difendersi. Il provvedimento di fermo per omicidio volontario, arrivato in mattinata al termine di una nottata di indagini ed interrogatori, è stato firmato dal pm Daniela Isaia, giunta sulla scena del delitto ieri sera. La dinamica dei fatti è stata oggi parzialmente ricostruita dal vice questore aggiunto Bruno Antonini che indaga col dottor Marco Chiacchiera, della questura di Perugia e con gli investigatori dell'anticrimine di Foligno. Il fermato, da tutti conosciuto in città, era stato protagonista di una serie di liti con la donna, sua inquilina in via Butaroni n. 6 dove egli viveva al primo piano e la donna all’ultimo. Liti violente dovute ad una serie di ritardi nei pagamenti dell’affitto per l’appartamento abitato dalla donna che aveva recentemente restituito le chiavi della casa. Gli eventi sarebbero precipitati quando Properzi riappropriatosi delle chiavi dell’appartamento aveva lasciato abiti, effetti personali ed elettrodomestici della donna nell’androne del palazzo. Quando Concetta Genta nel tardo pomeriggio di ieri con le chiavi del portone d’ingresso trova le sue cose pensa di andare ormai a sera inoltrata da Properzi in compagnia di un’amica per chiedere le chiavi dell’appartamento al fine di controllare se avesse lasciato altri oggetti in casa. L’amica non entra al civico 20 di via dei molini ma racconta agli inquirenti di aver sentito i due litigare e seguendoli con lo sguardo dall’ingresso dice anche d’aver visto sparire per un attimo Properzi riapparso poco dopo con un coltello in mano; segue –a detta della testimone- una colluttazione fra i due con Concetta Genta che prova a difendersi trattenendo la mano di Properzi –fatto forse provato dalle ferite alla mano destra-; dopo il trambusto l’ultima immagine è quella delle gambe di Genta distese dietro un mobile in una pozza di sangue con il coltello accanto al corpo. A quel punto l’amica della vittima grida aiuto e fugge. A chiamare polizia e 118 è però Giampaolo Properzi. Inizialmente la donna moribonda sembra aver perso i sensi e davanti al ristorante si tenta un massaggio cardiaco. Genta spira appena giunta in ospedale per emorragia interna. Mortale la ferita sul costato che potrebbe avere reciso l’arteria addominale; disposta dal pm l’autopsia sul cadavere. La donna aveva precedenti di polizia legati a stupefacenti e reati contro il patrimonio. A carico del fermato invece precedenti per rissa e minacce. La disarticolata versione di Giampaolo Properzi che al momento del fermo non ha opposto alcuna resistenza ed è apparso agli investigatori in chiaro stato confusionale, è che egli durante la lite con la vittima voltatosi per un attimo l’avrebbe vista prima afferrare un oggetto e subito dopo a terra nel sangue con un coltello accanto. L’uomo è difeso dall’avvocato Congiunti. Nella foto segnaletica della Polizia alcuni graffi sul volto di Properzi potrebbero essere segno della violenta lite con la donna. Sequestrati i capi d’abbigliamento indossati dall’uomo, con evidenti tracce di sangue delle quali si dovrà appurare la natura.