Definire in modo chiaro le modalità per permettere l’accertamento medico legale e tossicologico dei soggetti coinvolti in incidenti stradali: questa in sintesi la finalità del protocollo d’intesa siglato stamani tra la Regione Umbria e la Procura Generale della Repubblica di Perugia. A firmare digitalmente il documento sono la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il Procuratore Generale della Repubblica di Perugia, Sergio Sottani, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Perugia, Raffaele Cantone, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Terni, Alberto Liguori, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, Alessandro Giuseppe Cannevale e il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Perugia, Giovanni Rossi. A margine della firma sono stati illustrati alla stampa i contenuti del documento: sono intervenuti la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, il Procuratore Generale della Repubblica di Perugia, Sergio Sottani, il sostituto procuratore Generale della Repubblica di Perugia, Claudio Cicchella. Nel corso dell’incontro è stato spiegato che, rifacendosi alla normativa sull’omicidio stradale introdotta nel 2016, il protocollo indica le procedure da seguire, nei casi di incidenti con feriti o decessi, per permettere di individuare puntualmente eventuali cause dovute all’uso di stupefacenti e alcol da parte dei conducenti delle vetture coinvolte. “Il protocollo frutto di un prezioso lavoro congiunto - ha detto l’assessore Coletto – stabilisce una procedura che va a certificare quello che è un obbligo dirimente in caso di incidenti con conseguenze gravi per le persone e di assoluto sostegno alle procure. Era quindi necessario stabilire in modo dettagliato il comportamento che il personale sanitario deve tenere in questi casi, ma altresì definire le procedure per la trasmissione del materiale prelevato in catena di custodia ai laboratori idonei all’effettuazione degli esami”. Il procuratore Sottani ha quindi evidenziato che il documento sottoscritto “è frutto di un lavoro di squadra che ha coinvolto le Procure e la Regione Umbria anche attraverso il suo sistema sanitario: “Con il protocollo – ha aggiunto – si va a disciplinare un ambito che ha una sua pericolosità per il numero di incidenti che avvengono, ma anche perché esiste un problema di certezza dell’accertamento. In questo modo anche le difese dei soggetti coinvolti vengono garantite, visto che non si tratta di un’elencazione di norme, ma sono stati definiti aspetti concreti e procedure”. Tutto il processo che va dal prelievo e accertamenti fino alla custodia, è stato spiegato dal dottor Cicchella che ha evidenziato come “l’esigenza primaria sia stata proprio quella di fare accertamenti approfonditi che servissero per gli atti processuali favorendo il raccordo tra chi interviene sul posto e poi chi in concreto dovrà continuare a lavorare sul caso”. A conclusione dell’incontro la presidente Tesei ha evidenziato che “con il protocollo si attua la legge del 2016 e si fa chiarezza oggettivizzando la procedura. Inoltre – ha proseguito – si lancia un messaggio importante ai cittadini e può rappresentare anche un monito per tenera alta l’attenzione sul fatto che bisogna sempre fare molta attenzione quando ci si mette alla guida di un’auto”. Concludendo la presidente ha evidenziato l’importanza della formazione continua degli operatori prevista anche nel protocollo.