Una foto ricordo con medici, infermieri, dirigenti e operatori come in occasione dell'ultimo giorno di scuola. C'erano ieri davvero tante persone, tra cui il sindaco Orfeo Goracci, il direttore dell'Asl n.1 Vincenzo Panella e il vice sindaco Renato Albo per le ultime ore di attività del vecchio Ospedale di piazza Quaranta Martiri, un luogo che ha rappresentato un significativo pezzo di storia per l'intera comunità eugubina. Tante le vicende che hanno accompagnato gli oltre 240 anni di vita dello stabile nel cuore del centro storico, il quale tuttavia nei prossimi mesi farà parlare di sé, in particolare per la sua futura destinazione d'uso, specie dopo che l'amministrazione comunale ha fatto sapere di volerlo acquisire nella sua totalità. Il nosocomio, che oggi si definisce vecchio, fu in realtà, nel dopo-guerra, un modello di efficienza e progresso tecnologico per tutta la regione, che ha visto all'opera medici di primo piano del calibro del professor Gentile o del professor Giordano. Anche dal punto di vista architettonico si tratta di un edificio settecentesco di assoluto valore, realizzato dal grande Carlo Murena. Intanto sempre nella giornata di ieri sono state completate le operazioni di trasferimento di macchinari e pazienti dal sito di piazza Quaranta Martiri al nuovo nosocomio comprensoriale di Branca, dove sono state attivate anche le specialità di Chirurgia e le relative sale operatorie, insieme all'Unità di Terapia Intensiva Coronaria e alla seconda postazione del 118, anche se una di queste è restata attiva nel vecchio nosocomio per tutta la notte. Intanto l'Asl 1 è al lavoro per individuare il luogo più consono in cui posizionare un'ambulanza 118 attiva ventiquattr’ore su ventiquattro al fine di rendere questo servizio il più efficiente possibile.