Ospedale comprensoriale di Branca: tutte le novità per mamme e bambini

Nel nuovo ospedale unico dell’Alto Chiascio l’esperienza della gravidanza e del parto si rinnoverà completamente con il potenziamento del rooming-in, l’umanizzazione e la garanzia dell’assistenza dentro e fuori dell’ospedale, la scelta del parto in acqua e la degenza breve. Numerose sono le novità, a partire dal nuovo modello organizzativo dipartimentale e interdisciplinare e dalla nuova distribuzione funzionale degli spazi che ha permesso di riunire il dipartimento materno-infantile in un unico piano, dove ostretriche, ginecologi, infermieri e pediatri lavoreranno in sinergia per fornire un’assistenza completa, umana e multisciplinare. “La struttura dell’ospedale – dice Luciana Bassini, responsabile del servizio ostetrico del dipartimento materno-infantile aziendale - è stata studiata per garantire un percorso per la gravidanza e la nascita innovativo ed umanizzato, cui la direzione aziendale ha voluto riservare particolari cure e attenzioni”. Il dipartimento materno-infantile è dotato complessivamente di 12 camere - doppie o singole - ed è attrezzato con due sale di travaglio e parto, di cui una dotata di vasca per il parto in acqua. Il beneficio del prolungato contatto di pelle, dell’intima vicinanza e dell’allattamento al seno è diventato ormai un indicatore nazionale di umanizzazione e di benessere per i genitori e i neonati: così, anche a Branca, il cosiddetto “rooming in” dopo il parto permetterà ai genitori di stare 24ore su 24 insieme al bambino durante la degenza, continuamente assistiti da un’équipe multidisciplinare. La degenza sarà orientata alla dimissione precoce: dopo il parto la donna rimarrà in ospedale il minimo indispensabile, mediamente tre giorni, e dalla quinta alla settima giornata tornerà in ospedale per una visita pediatrica-neonatale. L’assistenza proseguirà durante le prime settimane e la neomamma continuerà ad essere seguita dalle ostetriche del territorio. Questi i servizi e le caratteristiche più innovative del nuovo ospedale di Branca, ma il dipartimento materno-infantile si distingue anche per la donazione di sangue cordonale (ricco di cellule staminali identiche a quelle presenti nel midollo osseo), un servizio attivo già nell’ospedale di Gubbio ma che nella nuova struttura, in collaborazione con l’ospedale e la banca di sangue cordonale di Careggi, potrà essere potenziato. La donna in gravidanza sarà informata della possibilità di donare il suo sangue cordonale e qualora decida di effettuare la donazione verrà sottoposta alle analisi di controllo necessarie. Il prelievo del sangue cordonale è un'operazione semplice e rapida che non procura alcun rischio e sofferenza al neonato e alla madre, perchè avviene quando il cordone è già stato reciso.