Ha fatto scalpore in tutto il mondo scientifico e nell'opinione pubblica, negli ultimi giorni, la notizia di uno studio che rivela una scoperta definita epocale, la presenza di acqua salata su Marte. Cnr-Irea è nel team multidisciplinare, autore di questa importante scoperta che evidenzia la presenza di acqua liquida nel sottosuolo di Marte alla profondità di circa 1.5 km, resa nota dall'Agenzia spaziale italiana. Scoperta resa possibile da un’indagine condotta mediante il radar italiano MARSIS a bordo della sonda europea Mars Express. Il lavoro che testimonia questa scoperta, di cui è co-autore Francesco Soldovieri di Cnr-Irea, è stato pubblicato sulla rivista scientifica 'Science'.
Francesco Soldovieri, ricercatore Cnr è legato a Gubbio, in quanto ha svolto come project manager un ulteriore lavoro, legato al progetto europeo Heracles che ha visto in campo un team di ricercatori coordinati dalla prof.ssa Giuseppina Padeletti, anch'ella di origini eugubine, a cui ha partecipato anche il comune di Gubbio ottenendo un significativo finanziamento.
La valenza di Heracles è notevole, poiché si tratta di un progetto che propone soluzioni eco-innovative contro gli effetti del cambiamento climatico, limitando i danni e migliorando la condizione generale, monitorando realtà che ospitano la maggior parte del patrimonio culturale: nel caso di Gubbio, le mura urbiche e il Palazzo dei Consoli. Gli obietti principali sono mitigare gli effetti del cambiamento climatico e i conseguenti rischi naturali connessi, riducendo i danni e aiutando a migliorarne la gestione, che affliggono i siti e le strutture facenti parte del patrimonio storico e culturale.
Stasera l'ing.Francesco Soldovieri (CNR - in photo gallery), ospite al tg di TRG per parlare dell'epocale scoperta del team di studiosi su Marte e del suo legame con il progetto che vede in campo anche il comune di Gubbio.
Gubbio/Gualdo Tadino
27/07/2018 17:19
Redazione