Otto arresti tra Perugia e Lago Trasimeno a carico di altrettanti soggetti, tutti italiani, sei di loro figli di immigrati, dediti a spaccio di stupefacenti del tipo hashish e marijuana, attivi tra Umbria, Marche e Toscana.
E' stata la Polizia di Stato ad eseguire le ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura di Perugia a seguito di un'intensa attività di indagine iniziata nel settembre 2022 quando un uomo era era stato sorpreso a ritirare un pacco proveniente dalla Spagna contenente 4 kg di ovuli di hashish. Le indagini hanno individuato un sodalizio criminale che usava la messaggistica di Telegram per contattare i clienti, offrendo loro anche prezzi scontati se si era acquirenti assidui e periodiche offerte speciali . Un vero e proprio mercato con le sostanze pubblicizzate attraverso il social. Gli ordini venivano poi consegnati a domicilio da particolari corrieri. Ai clienti migliori veniva anche proposto di entrare a far parte del sodalizio e in caso di arresti , l'organizzazione provvedeva a fornire assistenza legale, denaro e telefonini cellulari nuovi e puliti da utilizzare all'uscita dal carcere.
Già tra settembre e dicembre 2022 la Polizia, in una perquisizione, aveva sequestrato 56 kg di hashish e 2 kg di marijuana oltre a 30 mila euro in contante, arrestando due persone. Il mercato era però proserguito e in poco tempo il sodalizio criminale era riuscito ad ammortizzare le perdite quantificabili in 200 mila euro.
In queste ore, oltre agli 8 arresti, sono proseguite le perquisizioni trovando nelle rispettive abitazioni contanti ( 11.398 euro ) , telefoni cellulari, droga, macchina contasoldi e bilancini di precisione.
Perugia
25/07/2023 13:26
Redazione