La tensione della gara mista soprattutto alla consapevolezza di dover vincere a tutti i ccosti per allontanare i bassifondi della classifica in uno scontro salvezza come quello contro la diretta concorrente Torino delle ex Tikvic e Pertile ha di fatto rappresentato il vero impedimento sulla strada della vittoria per la Pallacanestro Umbertide di coach Serventi a cui non basta il pubblico e il parquet di casa per tornare alla vittoria. Più sciolte e libere mentalmente le ospiti guidate in panchina da Spanu, abili nel condurre una gara fatta di aggressività e cinismo in particolare nei primi venti minuti di partita, quelli che alla fine si rivelano deleteri se si pensa che al riposo lungo, le piemontesi ci arrivano con la bellezza di 39 punti messi dentro. Le tiberine, sempre sotto nel corso della gara, hanno sofferto l'asfissiante marcatura delle avversarie, andando sotto anche di sedici lunghezze, non è bastata una Milazzo formato super e soprattutto la solita arma in più Brown per raddrizzare completamente la partita, soprattutto quando nella terza frazione di gioco le biancocelesti arrivano a meno quattro prima e meno un poi, facendo vedere da vicino e toccare in mano la rimonta e il sorpasso. L'inizio dell'ultimo quarto di gioco però ha riproposto un Piramis Torino in forze e determinata a chiudere l'incontro tornando a più 9, Umbertide non si è arresa e ha provato a crederci trovando la via del meno quattro per ben due volte nel giro di quaranta secondi, salvo poi arrendersi alla forza d'urto delle ospiti con le le due giocatrici Usa Bruner e Davis vero ago della bilancia, rispettivamente con 22 e 24 punti a referto. che hanno definitivamente chiuso la pratica al suono della sirena sul 69-75. Così coach Serventi a fine gara: “Troppa pressione, la squadra è scesa in campo pensando troppo a quanto avrebbero permesso di fare i due punti in tasca e allo stesso modo di quanto avrebbero voluto dire non averli al termine degli ottanta di gioco. A testa era quella di una squadra che doveva giocarsi la gara della vita, quella da ultima spiaggia, come uno spareggio retrocessione. La gara era importante è chiaro, vincere lo era altrettanto ma questo atteggiamento si è rivelato controproducente, abbiamo concesso troppi rimbalzi, siamo andati a sprazzi. Sono più che deluso arrabbiato, ,a quest sentimento deve farci andare avanti con la consapevolezza che questa squadra ha ancora margini di miglioramento”. Domenica prossima altra sfida salvezza in casa del Broni che ha gli stessi punti delle tiberine e vanta l'ex Zara che è tornata al basket giocato, ovvero quattro: palla contesa alle 18 di domenica 4 dicembre.