Papa Assisi: il mondo pieno di discordia, disastri, terrorismo e rifiuto di Dio

''Purtroppo non possiamo dire che da allora la situazione si caratterizzata da libertà e pace. Anche se la minaccia della grande guerra non è in vista, tutta via il mondo, purtroppo, è pieno di discordia''. E un'analisi amara quella fatta da Benedetto XVI a 25 anni dallo storico incontro interreligioso voluto nell'86 da Giovanni Paolo II. Il Papa, parlando dei ''nuovi volti della violenza e della discordia'', ha ricordato sia il terrorismo di matrice religiosa sia le conseguenze della ''negazione di Dio''. ''Sappiamo che spesso il terrorismo è motivato religiosamente - ha osservato Ratzinger nel suo discorso nella basilica di Santa Maria degli Angeli, dinanzi ai 300 rappresentanti delle fedi mondiali - e che proprio il carattere religioso degli attacchi serve come giustificazione per la crudeltà spietata, che crede di poter accantonare le regole del diritto a motivo del 'bene' perseguito''. Per il Pontefice, ''la religione qui non è a servizio della pace, ma della giustificazione della violenza''. Secondo Benedetto XVI, comunque, esiste ''una seconda tipologia di violenza'' che ''ha una motivazione esattamente opposta'': ''è la conseguenza dell'assenza di Dio, della sua negazione e della perdita di umanità che va di pari passo con ciò''. ''Il 'no' a Dio - ha detto ancora il Papa - ha prodotto crudeltà e una violenza senza misura, che è stata possibile solo perchè l'uomo non riconosceva più alcuna norma e alcun giudice al di sopra di sè, ma prendeva come norma soltanto se stesso''. ''Gli orrori dei campi di concentramento - ha aggiunto - mostrano in tutta chiarezza le conseguenze dell'assenza di Dio''.