Pd Gubbio: la lista "Uniti per Gubbio" si schiera a favore dell'Alberghiero all'Itc

"Il Partito Democratico di Gubbio ha a cuore il destino sociale ed economico del nostro territorio ed intende vigilare per salvaguardarlo e tutelarlo. E’ per questo che ci sorprende la scelta della giunta Provinciale in ordine alla non istituzione di un Indirizzo Alberghiero presso l’Istituto Gattapone della nostra città". Si apre così una nota a firma della lista "Uniti per Gubbio" che fa parte del Pd eugubino e che raccoglie l'adesione di alcuni esponenti tra cui il segretario uscente Sarli, l'ex assessore Di Benedetto, l'ex consigliere comunale Cardile, l'ex portavoce del sindaco, Sara Cardoni. "Riteniamo infatti, parimente e non meno ad altri comuni della regione, di avere tutte le carte in regola per pretendere lo sviluppo della vocazione turistico-ricettiva della città di Gubbio e del suo territorio, ben conoscendo quanto ciò sia strategico per la sua economia. Ciò premesso, riteniamo sia cosa opportuna da parte della Provincia ritornare sulle proprie decisioni. Se ciò non dovesse accadere, sollecitiamo i rappresentanti Eugubini nelle istituzioni, nel rispetto del mandato loro conferito, di far valere tali diritti nelle sedi istituzionali competenti. Ciò sarà utile per le nostre strategie economiche ed occupazionali. Ancora una volta ci troviamo purtroppo a rincorrere le decisioni già prese. Questo non funziona, significa ancora una volta essere fuori dai tavoli che programmano e decidono. Noi della lista del PD “Uniti Per Gubbio” abbiamo già scelto di dire basta alla sudditanza ed alle strategie di chi eletto per rappresentare un’intera comunità al contrario ne rappresenta solo una parte. Abbiamo la necessità per il futuro di non riconoscere come interlocutori coloro che si rivolgono agli elettori eugubini solo al momento di raccogliere consensi. Per quanto riguarda i nostri rappresentanti istituzionali riteniamo che debbano poggiare maggiore attenzione alle scelte strategiche che ci riguardano, non cullandosi di quanto a volte viene loro assicurato; è sempre più difficile correre ai ripari allorquando le decisioni sono state prese. Non vogliamo ritrovarci in una situazione come quella di “Don Matteo” dove mentre ci veniva comunicato di star tranquilli è poi avvenuto ciò che è a conoscenza di tutti. Disattenzioni, o ancora peggio strategie territoriali concordate fuori dal perimetro comunale?".