Perugia, Bucchi si presenta: "Voglio una squadra avvelenata. Playoff obiettivo minimo"

Prime parole ufficiali da allenatore del Perugia per Cristian Bucchi: “Il Presidente Santopadre ha creduto in me e mi ha riportato qui, dove è iniziato il mio percorso nel calcio che conta da giocatore e spero possa succedere la stessa coda da allenatore. Arrivo con grande voglia ed entusiasmo in questa nuova avventura. Ricordo bene la sconfitta per 5 a 0 al “Barbetti” con il Perugia che(era il Gennaio 2014) mi costò l'esonero dal Gubbio e credo che proprio dagli errori possano nascere le opportunità per migliorare e migliorarsi, come penso d'aver fatto nell'ultimo anno a Macerata. Ricordo che, nonostante quel Perugia fosse molto più forte del mio Gubbio, entrammo in campo con la volontà di vincere la partita e anche se andò male l'esperienza di Gubbio ha sicuramente contribuito a farmi crescere. Il mio sarà un Perugia propositivo e che proverà a giocare bene al calcio ma sempre con grande umiltà, che è la dote che contraddistingue le squadre forti, e però con l'ambizione di poter vincere contro chiunque. Nella mia idea tattica prediligo la difesa a quattro ma non è detto che non possa cambiare. Certamente andranno in campo i giocatori migliori, quello che io ritengo più pronti per vincere la partita. Il Derby con la Ternana? È sicuramente una partita diversa dalle altre e cercheremo di bissare la doppia vittoria dell'ultimo campionato. Bianchi per noi è un punto fermo, un uomo che dovrà darci tanto visto anche il curriculum che penso non abbia nessuno in B, per noi è senza dubbio un valore aggiunto. Brighi è un giocatore importante e di grande esperienza, ha già avuto un incontro con il presidente e ora sta a lui decidere se accettare il nostro progetto oppure aspettare qualche proposta magari dalla Serie A. Comunque siamo molto contenti di ripartire da un blocco solido come quello difensivo mentre mi aspetto un ulteriore salto di qualità da giocatori di spessore tecnico come Guberti e Fabinho. Per quanto riguarda la costruzione della rosa c'è piena sintonia e condivisione con la società: la mia dovrà essere una squadra avvelenata, nessun giocatore dovrà sentirsi appagato e proveremo a vincere tutte le partite sin dalla prima giornata. Equilibrio è la nostra parola d'ordine, sia nell'aspetto atletico che in quello psicologico. Sarà un campionato lungo e difficile, con tante corazzate come Verona, Frosinone e Spezia ma noi dobbiamo credere e far di tutto per raggiungere i nostri obiettivi. Credo fermamente che un club come il Perugia, con il parco giocatori che ha il Perugia, come obiettivo minimo deve avere i playoff e se non riuscirà a raggiungerlo vorrà dire che qualcuno ha sbagliato, e quel qualcuno probabilmente sarà il sottoscritto. Di Carmine? Non è stato riscattato dall'Entella e sono molto contento sia con noi perchè è un giocatore importante. Devo ringraziare la presidentessa della Maceratese Tardella, nonostante i problemi avuti per la rescissione del contratto: quando mi ha chiamato il Perugia però non ho avuto nessun dubbio, ho tanta voglia di affrontare questa sfida e sono davvero contento di esser tornato qui.” Ha parlato soprattutto di mercato il presidente Santopadre e in particolare di Taddei: “Non andrà in ritiro – commenta Santopadre - perchè non rientra nei nostri piani tecnici. A giorni ci metteremo d'accordo per la rescissione, posso solo dire che anche se non ci ha dato ciò che ci aspettavamo in campo è stato un esempio di professionalità e serietà assoluta in questi due anni. Volta invece resterà e la firma arriverà nelle prossime ore. In uscita c'è anche Della Rocca così come Rizzo. Spero possa arrivare Brighi ma sicuramente il centrocampo sarà arricchitto da altri tre elementi, così come in attacco verranno fatti un paio di innesti. Aguirre ha una gran voglia di tornare a Perugia, vedremo se riusciremo a trovare l'accordo con l'Udinese”.