Si intitola “1918-2018 CENTO ANNI DI MEMORIA - Rilievo e catalogazione dei monumenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale in Umbria”: si tratta del volume che raccoglie prima agenda digitale dedicata a tutti “I monumenti ai Caduti della prima Guerra Mondiale in Umbria”, che ha visto protagonista l’équipe del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia coordinata dal professor Paolo Belardi, responsabile scientifico della ricerca. Il progetto, risultato unico in Umbria, assegnatario di un finanziamento da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito di un avviso pubblico volto alla selezione di iniziative culturali commemorative della Prima Guerra Mondiale, è stato cofinanziato dalla Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio Umbre e patrocinato dall’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.
A presentare i risultati del lavoro - oltre 130 tra monumenti e lapidi - un convegno svoltosi alla sala delle Colonne di Palazzo Grazioli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Oggetto della ricerca è la realizzazione di un archivio digitale dei monumenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale diffusi nel territorio umbro che promuova la conoscenza, la salvaguardia e la valorizzazione di tale patrimonio, simbolo fisico e ideale della memoria collettiva.
Ad illustrare le particolarità del lavoro svolto, oltre al prof. Belardi, anche Valeria Menchetelli e Luca Martini (del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale) con i saluti istituzionali dell'assessore regionale Bartolini e del rettore dell'Università di Perugia, Moriconi. Le considerazioni conclusive sono state affidate a Mauro Marzo (Docente del Dipartimento di Culture del progetto dell’Università di Venezia), Alessandro Campi (Università degli Studi di Perugia), Mario Tosti (Direttore dell'Isuc) e Giuseppe Severini (Presidente di Sezione del Consiglio di Stato).
Nella sua esposizione, ampia e articolata, il prof. Belardi ha ricordato anche alcuni aneddoti legati alla Grande Guerra, e al lavoro svolto a livello professionale, come la progettazione delle copie dei Ceri per le celebrazioni del centenario della Festa sul Col di Lana, svoltasi lo scorso anno. O come la scelta del monumento di Cagianelli, il cosiddetto fante, di piazza 40 martiri, per la copertina del libro e il logo della ricerca "a cui sono legato per le mie origini eugubine" ha ricordato, "così come sono legato ai fatti della Grande guerra per il ricordo della visita con mio nonno Temperini al sacrario di Redipuglia il 4 novembre di 50 anni fa".
Stasera immagini e interviste nel tg di TRG (ore 19.30 e 20.20).
Perugia
07/11/2018 11:53
Redazione