Niente trote per l'Alto Chiascio. Scendono sul piede di guerra gli appassionati della lenza di Gubbio che con il nuovo presidente dell'associazione di pesca sportiva Mauro Diamantini prendono carta e penna e scrivono alla Regione . Si sentono pescatori di serie B da quando nessuno si occupa più del rilascio delle trote nel fiume Chiascio e nel torrente Assino.
LA questione sta nel fatto che sino al passaggio di competenze era la Provincia di Perugia ad occuparsi , prima dell'ultima domenica di febbraio, quando il calendario sancisce l'avvio della stagione di pesca, del rilascio di trote nei fiumi principali del suo territorio. Per Chiascio ed Assino , le cui acque sono riconosciute come di categoria A, il quantitativo rilasciato era almeno di 4 quintali di trote.
Lo scorso anno , dopo il passaggio delle competenze alla Regione, l'atteso ripopolamento non è stato effettuato , malgrado le segnalazioni e le richieste fatte dalla stessa associazione Lenza Eugubina che della questione ha anche interessato le cariche regionali. La spiegazione delle istituzioni per il 2016 era stata quella di un'oggettiva difficoltà da parte della Regione di gestire questo aspetto in una fase di riorganizzazione interna degli uffici , facendo capire che per il 2017 tutto sarebbe tornato nella normalità . Peccato che la stagione di pesca si sia aperta domenica scorsa, 26 febbraio , ma di fatto nel Chiascio e nell'Assino – denunciano i pescatori eugubini – non è stata immessa alcuna trota . Da qui la protesta mista a provocazione : " Non siamo pescatori di serie B ".