Una sorta di ultimatum. Non c'è una data limite ben indicata, ma si potrebbe dire che l'estate possa essere il termine entro il quale il Comune di Gubbio con il sindaco Filippo Stirati si attende di vedere lavori urgenti per la sistemazione del manto stradale della Pian d'Assino, oppure in strada si andrà, ma non per viaggiare, piuttosto per protestare in un sit in che dica all'Anas che la situazione così non può continuare . Il sindaco eugubino, a seguito della missiva ricevuta lo scorso 11 giugno da Anas, ente a cui compete la manutenzione della Pian D'Assino in cui si comunicava che i 2 milioni e mezzo di euro stanziati per lavori straordinari sull'asse viario, attesi in estate, saranno rinviati ai mesi successivi, non varcando tuttavia l'anno, a seguito di un contenzioso sull'aggiudicamento dell'appalto, ha ribadito le aspettative della comunità locale in merito alla Pian D'Assino , specie nel tratto tra Gubbio e Branca . Oggi, ha detto il primo cittadino, è in alcune parti impercorribile e pericolosa, attendere la fine anno è impossibile, serve almeno una soluzione tampone immediata.
Non di meno conto la questione della statale Contessa che, con la chiusura ai mezzi pesanti del viadotto del Puleto sulla E45, è di fatto divenuta l'arteria principale di collegamento per questi veicoli tra Umbria e Marche. Anche qui Anas ha stanziato in due tranche 900 mila euro a cui se ne aggiungono 450 mila per la riqualificazione di alcuni tratti e piazzole, ma ancora il cantiere tarda a vedersi . La questione è chiaramente avulsa dalla responsabilità di singoli dirigenti, semmai legata ad una macchinosità degli appalti e loro contenziosi successivi che stanno paralizzando completamente l'operato di Anas . La ricaduta immediata è però sui territori come quello di Gubbio che si ritrova a nord come a sud con una viabilità classificata tra le strade più pericolose dell'Umbria e del centro Italia.