Pian d'Assino: lettera della Lorenzetti a Goracci

“La Regione ha sempre riconosciuto l’importanza del completamento e miglioramento della Pian d’Assino sia per recuperare l’isolamento di Gubbio, sia per mettere in sicurezza una strada che presenta un notevole grado di pericolosità”. E’ quanto scrive la presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti, in una lettera in risposta a quella del Sindaco di Gubbio, Goracci, che aveva chiamato in causa Palazzo Donini per il fatto di poter anche in questi giorni appaltare i lavori senza correre alcun rischio. La lettera della presidente ricorda tutti i “passaggi” a cominciare dalla “regionalizzazione” della strada avvenuta nel gennaio 2001. Il decreto della discordia – quella che consentiva alla Regione di appaltare i lavori entro il 1 aprile 2006 – dice la Lorenzetti - solo da pochissimi giorni è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Fin dalla proposta di riclassificazione di fronte ad alcune perplessità circa possibili allungamenti di tempi - continua la Presidente - la Regione si è resa disponibile ad anticipare le risorse per la Madonna del Ponte – Mocaiana nelle more dell’approvazione del prossimo Piano Triennale e ha inviato all’Anas il 16 gennaio 2006 una bozza di convenzione, nell’auspicio che la stessa fosse rapidamente valutata, condivisa e sottoscritta”. La Governatrice ricorda che “anche quando era ormai certa la prospettiva della riclassificazione, la Regione si è adoperata ad attivare la progettazione e le conseguenti procedure di approvazione, per il completamento di tutta la Pian d’Assino. Per il primo tratto è stata completata la progettazione esecutiva; nei prossimi giorni verrà effettuata, da parte della ditta risultata vincitrice di apposito appalto, la validazione del progetto. Per il secondo tratto è stato redatto il progetto definitivo, con lo Studio di Impatto Ambientale, per il quale è in corso la procedura di Valutazione”. La Lorenzetti però, pur assecondando le preoccupazioni esternate dal Sindaco, non ne condivide le conclusioni: Ritengo, dice, che non ci siano i presupposti (né i tempi tecnici) per bandire la gara. Sono sempre dell’avviso – conclude - che, nell’interesse della Regione e del territorio dell’eugubino, essendo ormai giunti alla conclusione dell’iter di riclassificazione, la cosa migliore sia percorrere la soluzione dell’anticipazione all’ANAS delle risorse, per accelerare la realizzazione, e del successivo reimpiego delle stesse sul territorio, per altri investimenti infrastrutturali sulle strade regionali, una volta che le somme saranno restituite alla Regione dall’Anas”.