Pistrino. Aggressione nel comune di Citerna. L'intervento del consigliere regionale Cirignoni.

Segnaliamo l’intervento surrerale e fuori luogo fatto dal sindaco di Citerna al consiglio comunale sulla Sicurezza convocato in seduta aperta a seguito dell’aggressione subita nei giorni scorsi a Pistrino da una commerciante ad opera di un extracomunitario . Questo atto odioso e criminale purtroppo non è che l’ultimo di una lunga lista di comportamenti simili tenuti da stranieri nel comune ed è stato preceduto di poche settimane dalla indegna gazzarra inscenata da numerosi extracomunitari in un bar di fighille. Riteniamo inaccettabile che il primo cittadino, che ha precise responsabilità e poteri in materia di ordine e sicurezza pubblica, abbia incentrato il suo intervento sull’aggressione alla barista di Pistrino dandone la responsabilità al “gioco d’azzardo” perché l’aggressore stava giocando alle “slot machines” e quindi implicitamente colpevolizzando il commerciante che è bene ricordarlo non gestisce una “bisca clandestina” ma conduce tali giochi legalmente insieme ad una ricevitoria del lotto. Un intervento ancora più odioso e fuori luogo perché fatto "tra lo sgomento dei presenti" davanti alla vittima dell’aggressione alla quale la nostra incauta prima cittadina solo dopo il nostro intervento ha espresso una solidarietà tardiva e poco convinta. Riteniamo inoltre incondivisibile lo scaricabarile fatto dal primo cittadino e dal Pd sulle forze dell’ordine colpevoli a loro dire di disinteressarsi al tema della cooperazione e coordinamento con la polizia municipale. Ricordiamo che il sindaco ha precise responsabilità in materia di ordine e sicurezza pubblica per assicurare le quali puo’ adottare provvedimenti contingibili e urgenti Il nostro comune, come del resto l’Altotevere e l’Umbria, tra rapine furti risse e aggressioni causate dell’abnorme immigrazione di cui sono oggetto da anni sta scivolando in una condizione di insicurezza diffusa che ne deteriora la qualità della vita. Urgono da parte delle istituzioni risposte urgenti ed efficaci, a nostro avviso la linea da seguire e quella dell’istituzione di una polizia locale comprensoriale che consentirebbe di ridurre drasticamente il numero dei dirigenti e liberare risorse sufficienti a renderla operativa efficace ed in grado di cooperare e coordinarsi con le forze dell’ordine statali; per far questo occorre che superando posizioni ideologiche anacronistiche i vigili di Città di Castello vengano dotati dell’arma d’ordinanza e la politica comprensoriale si prenda le proprie responsabilità realizzando l’Unione speciale dei Comuni, soggetto che a nostro avviso dovrà sostituire la provincia e gestire la Polizia locale.