Presentato al Centro Servizi Santo Spirito il romanzo "La masseria delle allodole"

Una lunga strada di ricordi e di nostalgie fa da sfondo al romanzo di Antonia Arslan “La masseria delle allodole” presentato al Centro Servizi Santo Spirito. Una iniziativa questa nata nell’ambito del progetto “Le vie del racconto: erranza- memoria - diversità- paesaggio”,promossa dalla Biblioteca Sperelliana in collaborazione con l’associazione Famiglie 40 Martiri, e rivolta agli studenti degli Istituti superiori. L’autrice,laureata in archeologia e insegnante di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'università di Padova, attinge alle memorie familiari per raccontare la tragedia di un popolo “mite e fantasticante”, gli armeni, e la struggente nostalgia per una patria e una felicità perdute. E proprio attraverso il suo lavoro di traduttrice che Antonia Arslan grazie all'opera del grande poeta Daniel Varujan ,del quale ha tradotto le raccolte “II Canto del Pane e Mari di grano” ,ha riscoperto la sua profonda e inespressa identità armena. Tanto da farle recuperare un vissuto di un popolo che ha subito il primo vero grande genocidio della storia moderna, che secondo l’autrice è stato motivo di ispirazione per Hitler, quando programmò la shoà degli ebrei. Un genocidio quello degli armeni che non viene però mai menzionato nei libri di storia.