Un flusso emotivo costante continua ad essere il ritorno di Serse Cosmi(nella foto di Loris Cerquiglini con il presidente biancorosso Massimiliano Santopadre) sulla panchina del Perugia: oggi c'è stata la conferenza stampa di presentazione del tecnico di Ponte San Giovanni che torna sulla panchina del Grifo a distanza di 16 anni anche se il primo a parlare è stato il presidente Massimiliano Santopadre che ha spiegato la scelta del neo trainer, i rumors sul mancato accordo con altri tecnici, Colantuono in primis, e la separazione con Oddo: "Serse è finalmente tornato a casa sua, sono felice che questo sia capitato nella mia gestione. Abbiamo cenato insieme a Milano e gli ho spiegato che non avevo preclusioni nei suoi confronti. A lui chiedo di non perdere al Curi, sono troppe volte che accade, deve diventare un punto di forza, altre cose non le chiedo. Oddo? Ci siamo sentiti e ci siamo lasciati da parsone mature. Gli ho dato le mie motivazioni e penso che lui le abbia capite. Mancato accordo con Colantuono? Ho fatto deui colloqui con altri tecnici, è vero, ma l'unico che si è davvero concretizzato è stato quello con Cosmi. Il resto sono solo chiacchiere".
Quindi parola a Serse Cosmi: "Finalmente sono tornato a casa mia, al “Curi”. Non so se sono più emozionato oggi o allora, più vai avanti e più si fatica ad arginare le emozioni . Il presidente ha dimostrato grande coraggio scegliendo di riportarmi qui. Allenare è un conto, allenare il Perugia è un altro. Un pensiero anche a Massimo che è stato un mio giocatore ed un amico, con lui ho un buon rapporto e ripartiremo dalla zona playoff. Io vorrei che questi giocatori abbiamo fame, ambizione, deve essere una piazza dove i giocatori non si devono sentire arrivati e se riuscirò a trasmettere questo credo che i risultati saranno una conseguenza, chiedo a loro anche grande senso d'appartenenza, sia che siano nati a Perugia che in qualsiasi altra parte d'Italia o del Mondo. E' la squadra, in questo caso il Perugia, a far diventare grandi i giocatori e mai viceversa. I giocatori li conosco quasi tutti, del mercato non abbiamo ancora parlato ma il mio obiettivo è andare a Napoli il 14 e giocarmi il paassaggio in Coppa. La mia decisione di tornare? Ci sono cose nella vita in cui uno non può avere tentennamenti, chi lo dice è un falso. C’è un muscolo del corpo che ha già scelto, e non è il cervello. Nel momento che sono stato scelto ho avuto davvero una grande emozione. Il mio contratto? E' di sei mesi ed è la scelta più logica e con il presidente abbiamo concordato un premio che non riguarda ne la salvezza e neppure i playoff e se raggiungo quel premio il presidente non potrà cacciarmi. Il poco pubblico? È una cosa generale che non riguarda non solo Perugia. Io ho sempre pensato che è la squadra a dover trascinare la gente che poi si lega e non tradisce. I calciatori devono avere questa consapevolezza, i giocatori forti devono prendersi responsabilità.
Perugia
05/01/2020 15:39
Redazione