Dopo il successo al Comunale di Todi i primi di dicembre, Luca Barbareschi, Lucrezia Lante della Rovere e Paolo Marconi tornano in Umbria con uno dei più bei testi del pluripremiato scrittore, sceneggiatore e regista di culto britannico David Hare, "Il cielo sopra il letto Skylight".
Lo spettacolo, proposto ieri sera a Fligno, torna in scena domani sera sabato 11 gennaio al Teatro Luca Ronconi di Gubbio e domenica 12 gennaio al Teatro Manini di Narni.
Il testo esplora la complessa e drammatica relazione tra Saverio, imprenditore benestante e vedovo, ed Elisabetta la sua giovane ex-amante, insegnante in una scuola di periferia, che vive in una modestissima casa di un quartiere popolare. Elisabetta, che aveva vissuto per un periodo nella casa di lui, se n’era andata quando la moglie, ai tempi della loro relazione ancora in vita, aveva scoperto il legame tra la ragazza e il marito. A un triennio di distanza dall’improvvisa e silenziosa fuga di lei, e un anno dopo la morte della moglie di lui, il divario tra i due sembra divenuto incolmabile: lei legge libri in autobus, lui è infelice padre di un figlio per cui spende i suoi soldi. Lei è impegnata nel recupero di giovani alunni precari, incarnando una certa sinistra militante, lui gira con l’autista, abita in una villa nel verde, è riuscito a farsi quotare in Borsa la propria catena di aziende di ristorazione, in breve riflette la tipologia più dinamica d’una nuova classe imprenditorial-conservatrice. Il testo racconta l’incontro di una sola notte, tra i due ex innamorati, una notte in cui si riaccendono sia la passione erotica di un tempo sia le differenze ideologiche, unite a un senso di colpa schiacciante che li porterà ancora una volta a una separazione lacerante e allo stesso tempo inevitabile. È un incontro ma al tempo stesso un insanabile dissidio tra due solitudini, tra due mondi, due età, tra la cultura conformista di lui e l’anticonformismo di lei. “David Hare è uno dei più grandi autori britannici del nostro periodo ed è anche il più controverso – dichiara Luca Barbareschi – Il cielo sopra il letto è una bellissima storia che pur essendo una straordinaria introspezione di un rapporto uomo-donna, riesce a diventare mirabilmente uno statement politico su quello che è lo scontro psicologico tra politically correctness e pensiero razionale logico. Lui è un uomo pratico, ma intellettualmente onesto. Lei riflette l’anima di Hare, è il personaggio nel quale si identifica. Lo sguardo dell’autore su questi due personaggi non è di chi giudica. La saggezza vera sta nel comprendere i due personaggi.” Esponente di una nuova generazione, Hare affida al figlio di Saverio il compito di mediare tra le solitudini di due ex intimi ora così concettualmente distanti e invocare una qualche solidarietà che, ai suoi occhi giovani, prescinde dalle barriere sorte tra il progressismo assistenziale di lei e il prototipo di una cultura affaristica rappresentata dalla figura paterna. Il cielo sopra il letto è una commedia romantica e al tempo stesso comica, perché lo scontro politico crea dei momenti esilaranti dovuti ai differenti punti di vista. Ma Hare non è dogmatico né brechtiano e lascia che sia il pubblico a prendere le parti di chi tra i due lo affascinerà di più. Skylight è stato originariamente prodotto dal National Theatre nel 1995, prima del trasferimento al West End e a Broadway, e ha vinto il Laurence Olivier Award come migliore nuova opera teatrale. Nel 1997 con la produzione che mise il testo in scena a Broadway, si è aggiudicato anche il Tony Award al miglior revival di un’opera teatrale. Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita. E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.
Gubbio/Gualdo Tadino
10/01/2020 09:13
Redazione