Promettono di duplicare banconote, scoperti a Città di Castello

Torna la truffa delle banconote clonate. Stavolta a smascherare i due stranieri che promettevano di moltiplicare i soldi non sono state le telecamere di 'Striscia la notizia' ma i carabinieri di Città di Castello. I militari hanno notato, nei pressi di un bar del centro, due uomini di colore in atteggiamento sospetto. I due, 23enni cittadini del Camerun domiciliati a Perugia, hanno esibito i loro documenti di identità asserendo di trovarsi in città per una visita turistica. I carabinieri si sono però insospettiti e hanno deciso di perquisire la loro automobile. In una valigetta 24 ore la sorpresa. Centinaia di fogli in bianco delle dimensioni di banconote da 50 e 100 euro, strani contenitori di liquidi colorati o trasparenti, decine di negativi di banconote dei medesimi tagli, carta stagnola, guanti in lattice. In un primo momento i militari hanno creduto di trovarsi davanti a dei falsari di banconote e, per tale motivo, li hanno immediatamente condotti in caserma. Da un esame approfondito del materiale, però, è emersa la loro reale destinazione, e cioè le truffe. Questo il modus operandi: la truffa inizia proponendo la duplicazione di banconote. Agli interessati i truffatori, in genere ben vestiti, raccontano di essere in possesso di banconote grezze e di carta filigranata originale, che grazie a specifici reagenti chimici assumerebbe la colorazione del taglio richiesto, mentre le banconote genuine messe a loro disposizione dal truffato avrebbero lo scopo di imprimere i segni distintivi delle stesse. La duplicazione (clonazione) è chiaramente solo millantata. Al malcapitato di turno, colpito dall'apparente facilità dell'operazione, viene poi richiesto un secondo incontro e la consegna di un cospicuo quantitativo di banconote da duplicare, che poi gli vengono sottratte. E' convinzione dei carabinieri che i due soggetti fermati fossero in attesa di un 'cliente'. Ovviamente tutto il materiale e' stato posto sotto sequestro. Uno dei due inoltre e' stato anche denunciato per false attestazioni circa la propria identità personale poichè, al momento del controllo, ha esibito un documento di un suo conoscente per impedire che i carabinieri scoprissero i suoi numerosi precedenti penali.