“Uno dei problemi gestionali più evidenti dei Pronto Soccorso è il sovraffollamento, soprattutto nei fine settimana e nei giorni festivi, dovuto in larga parte alle richieste non appropriate da parte degli utenti che vi ricorrono per prestazioni che corrispondono ai cosiddetti ‘codici bianchi’, che come noto indicano un quadro non critico e non urgente dei soggetti accolti”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) annuncidno la presentazione di una interrogazione in merito. “Sempre più persone, con una larga percentuale di bambini, si recano direttamente ai pronto Soccorso senza passare attraverso i propri medici di base e pediatri di scelta volontaria – spiega Smacchi - con ricadute pesanti in termini, soprattutto di attese e intasamento, di un servizio che nasce per le cure di emergenze e urgenza. Malgrado la professionalità, la pazienza e lo spirito di servizio di medici, infermieri e operatori sanitari, spesso si creano tensioni e scontri tra pazienti e operatori a causa delle attese che diventano insopportabili e di difficile gestione quando riguardano in particolare persone anziane o bimbi malati”. “In Umbria – continua Smacchi - si sta affrontando tale problematica attraverso modelli organizzativi innovativi che prevedono Aggregazioni territoriali di medici presso le Case della salute. Credo che, come fatto da altre Regioni, tale modello debba però essere integrato siglando protocolli d'intesa che prevedono un presidio di medici di medicina generale, medici di continuità territoriale e pediatri, all'interno delle strutture ospedaliere. È necessario prevedere e creare ambulatori delle non urgenze e ambulatori pediatrici dove a seguito del triage verranno sottoposti a diagnosi e successivo trattamento sanitario esclusivamente i ‘codici bianchi’ con l'obiettivo di ridurre gli accessi inappropriati al Pronto Soccorso e fornire allo stesso tempo una migliore e più rapida risposta ai pazienti con codici più gravi”. “Per queste ragioni – conclude Smacchi - ho presentato un'interrogazione alla Giunta regionale per chiedere di valutare l'opportunità di predisporre negli ospedali della nostra regione ambulatori delle non urgenze e ambulatori pediatrici per i più piccoli per la diagnosi e la cura degli utenti in codice bianco, in aggiunta e ad integrazione delle aggregazioni territoriali di medici presso le Case della Salute”.