Prosegue il successo di "Gubbio No Borders"

La passione umana, politica e civile di Javier Girotto e degli Aires Tango ha avvinto il pubblico presente ieri sera in piazza Bosone, per il quarto appuntamento di Gubbio No Borders. Le immagini del fotografo dell'Espresso Giancarlo Ceraudo, che documenta da anni la vita argentina, dialogavano con il sax drammatico e appassionato di Girotto accompagnato da Michele Rabbia alle percussioni, Alessandro Gwis al piano e Marco Siniscalco al basso elettrico. Sono stati eseguiti i brani dall'album Escenas Argentinas, tra cui Abuelas de la Plaza de Mayo, Patagonia, Impa, la Fabrica, 2001 Odisea en Argentina, Que Querido. Che, San Telmo Hora Cero e Para Evita. Girotto, rimasto in silenzio per tutto il concerto, ha spiegato solo alla fine che volutamente non aveva interrotto un'esibizione concepita come un film. "Questo è uno spettacolo difficile dal punto dell'impegno e da quello tecnico" ha detto il sassofonista argentino "per questo ringraziamo il coraggio di Luigi Filippini che ci ha portato qui a Gubbio". L'intensità del feeling con il pubblico si è aperta con l'ultimo brano, El Ultimo Giro, dedicato all'ultimo giro di piazza delle madri della Plaza de Mayo. Oggi il festival prosegue con la sezione Terra mia che presenta il Gran Gala di Danza, una serata al Teatro Comunale con Liliana Cosi ed Elisabetta Terabust. L'occasione è l'anniversario dei quindici anni del Balletto di Gubbio, per i quali saranno presenti Irina Kolesnikova e Dimitri Akulinin del balletto di San Pietroburgo, e Eugenia Korshunova dell'Accademia Nazionale di Danza di Minsk. Con Kenny Wheeler e la Colours Jazz Orchestra riprenderanno giovedì 11 le serate di jazz. Il grande trombettistica canadese con Diana Torto e l'orchestra diretta da Massimo Morganti darà vita a una delle serate più attese del Festival.