Replica del consigliere comunale Goracci sulla procedura di decadenza da membro del Consiglio: "Errore spero commesso in buona fede"

Risponde tramite nota stampa il consigliere comunale Orfeo Goracci dopo la procedura avviata nell'ultimo consiglio comunale per far decadere il ruolo stesso di consigliere:

"Il Consiglio Comunale di Gubbio - scrive Goracci - ha avviato una procedura nei miei confronti per togliermi dal ruolo di Consigliere Comunale che ho svolto e svolgo grazie al consenso di 2140 eugubini. In maniera superficiale, secondo me pure molto strumentale, si è attivata LA VIA “DECADENTENZIALE” ALL’ELIMINAZIONE DI UN CONSIGLIERE SCOMODO, NON MALLEABILE, INVISO A QUESTA MAGGIORANZA E AI “POTERI” CHE L’HANNO SOSTENUTA E LA SUPPORTANO. Guarda caso è riemersa con forza la volontà di chi sopra, “megafonata” dalla “LIBERA, IMPARZIALE, DEONTOLOGICAMENTE CORRETTA, SOLITA” INFORMAZIONE EUGUBINA… che, come è noto anche ai sassi, non ha rapporti con i “poteri FORTI” locali.

Per attivare questa procedura si è fatto riferimento all’art.63, comma 1, num. 4 del D.lgs n. 267/2000 che in questo comma la prevede. In Consiglio Comunale, nonostante fosse in delibera e io l’avessi con forza richiamato nel mio “documentato” intervento, nessuno, a partire dal Sindaco, ha proferito parola sul fatto che nello stesso articolo 63, al comma 3, si prevede…”L’IPOTESI DI CUI AL NUMERO 4) DEL COMMA 1 NON SI APPLICA AGLI AMMINISTRATORI PER FATTO CONNESSO CON L’ESERCIZIO DEL MANDATO…”

Senza essere esperti di diritto, si vede chiarissimamente che io RIENTRO PERFETTAMENTE in questo comma, come documentato da pareri e varie sentenze della Cassazione. Per ora sorvolo sul fatto che nella delibera si parla di “fatti personali” con le virgolette e nella sentenza del giudice NON ESISTE QUESTA AFFERMAZIONE. Con i miei avvocati valuteremo il da farsi per quanto sopra richiamato. Per ora mi fermo qui, i miei legali produrranno il materiale necessario a far capire l’errore che, spero in buona fede, è stato commesso e ci sarà molto da leggere e studiare. Sul piano politico concludo tornando a dove ero partito. Perché un semplice consigliere di minoranza a cui non si approva nemmeno un O.D.G. come quello su via Leonardo da Vinci fa tanta paura, dà tanto fastidio e viene percepito così scomodo?".