Restaurata la cappella di Burano

Già nelle mappe del 1500 veniva definita “antica”, a testimoniare la presunta datazione attorno al 1300. La cappella della chiesa della madonna di Caicambiucci è tornata ora ai devoti grazie al lavoro di restauro fortemente voluto dal parroco don Bruno Pauselli e grazie al sostanzioso sostegno economico della Fondazione cassa di risparmio di Perugia. E l’attaccamento alla cappella è molto forte nel buranese perché vi è legata una leggenda ritenuta vera dai fedeli: La leggenda narra che l'immagine della Madonna con Bambino collocata all'interno della Chiesaccia - piccola struttura costruita nel 1300 nella zona di santa Maria di Cortino - sistematicamente si spostava fino a Caicambiucci. Gli abitanti la prendevano e la riportavano in chiesa, ma ogni volta la Madonna tornava lassù. Era un segnale: la Vergine Maria voleva che fosse costruita lì una chiesetta. Nacque così la "Capeluccia", una piccola cappella con l'immagine della Madonna col Bambino. Passarono circa 300 anni e la cappella divenne troppo piccola per accogliere i fedeli; quindi ne fu costruita lì vicino una più grande. Che recentemente è stata oggetto di un importante intervento di recupero e che oggi è tornata al suo antico splendore, grazie all'impegno del parroco, don Bruno Pauselli e al finanziamento di 35mila euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. 70mila euro il costo totale dei lavori eseguiti dall'impresa Edilmonacelli su progetto dell'archittetto Augusto Solano. L’effigge della madonna ora è una splendida opera in ceramica del grande maestro eugubino Enrico Mancini che, accanto alla madre di Gesù, ha arricchito il pannello coi i santi che proteggono il territorio eugubino.