Se non è un plebiscito, poco di manca. Anzi, per l'esattezza, all'appello manca solo Viterbo con la macchina di S.Rosa: perchè da Sassari, Nola e Palmi, le altre città della "Rete delle macchine a spalla" - il circuito di manifestazioni folcloristiche che lo scorso dicembre 2013 è stato insignito del riconoscimento dell'Unesco quale Patrimonio immateriale dell'Umanità - è arrivato il parere favorevole al rientro di Gubbio, con la Festa dei Ceri, ad essere presente nel gruppo delle stesse.
Un sì che rappresenta da un lato un gesto di straordinaria sensibilità - capace di sotterrare qualsiasi "equivoco" e in ogni caso il no che nel 2010 l'amministrazione comunale di Gubbio insieme alle altre componenti ceraiole segnò l'uscito dei Ceri dalla rete. Dall'altro apre nuove possibilità ad un suggello definitivo.
All'appello manca Viterbo, come detto - e proprio dal capoluogo laziale nei giorni scorsi arrivarono pareri non proprio entusiastici alla riapertura di Gubbio e alla richiesta inviata le scorse settimane dalle istituzioni ceraiole (Università, famiglie, Maggio Eugubino) e da una nota congiunta del Commissario prefettizio.
In attesa di un riscontro anche dagli ambienti viterbesi, è significativo evidenziare alcuni passaggi delle lettere ruicevute proprio in queste ore dal Comune di Gubbio e dalle istituzioni ceraiole, e divulgate dall'Università Muratori:
SASSARI -
"La Comunità Festiva Sassarese guarda con favore alla possibilità che anche la Festa dei Ceri di Gubbio ritorni a far parte a pieno titolo della “famiglia” riunita entro la Rete delle grandi macchine a spalla - scrivono i referenti dei 4 Gremi della festa - Per noi, il legame con la comunità eugubina ha solide radici ed è suggellato dal gemellaggio tra le due città e le due principali feste religiose che caratterizzano la vita, le tradizioni e la cultura di Sassari e Gubbio. Più in generale, auspichiamo che si riallacci quanto prima il filo che univa Gubbio a Sassari, Viterbo, Nola e Palmi e che si è interrotto – perlomeno per quanto riguarda il processo di candidatura ed il successivo riconoscimento dell’Unesco – a causa di questioni che, ben sappiamo, in gran parte hanno prescisso dalle reali intenzioni della comunità festiva eugubina. L’inserimento di Gubbio non potrà che arricchire e rinvigorire la Rete con il coinvolgimento di una Festa di valore internazionale, nella prospettiva di salvaguardare e valorizzare il patrimonio culturale che accomuna e che è oggetto di percorsi di valorizzazione d’eccellenza".
NOLA -
"Nello spirito del nostro antico progetto - scrive Antonio Napolitano, responsabile della Contea Nolana - e mettendo da parte
i risentimenti, i particolarismi ed i campanilismi che non fanno parte del modo di essere della Rete delle grandi Macchine a spalla le cui feste sono state riconosciute Patrimonio Unesco proprio per il dialogo e l’apertura che abbiamo dimostrato di avere, riallacciare i rapporti di collaborazione con Gubbio riaprirebbe quel dialogo bruscamente e immeritatamente interrotto. Pensiamo e siamo convinti
che il riavvicinamento tra tutte le nostre comunità non possa che arricchirci ulteriormente e arricchire il percorso, che non si è chiuso con il riconoscimento Unesco, ma che ha aperto a nuove e importanti prospettive. Ci auguriamo che anche i Ceri possano diventare Patrimonio Unesco, che la Rete in tutte le sue componenti diventi concretamente ambasciatrice del dialogo tra le genti e le nostre Feste portatrici di messaggi universali di unità, fratellanza oltre che di scambi sociali, culturali e turistici. Questo è il senso che vogliamo dare ai lunghi anni di lavoro che abbiamo fatto insieme, questo è il senso che la nostra Rete deve continuare ad avere".
PALMI -
"Siamo lieti di rappresentarvi che, nel pieno spirito degli obbiettivi sia della nostra Rete che dei principi unescani, la comunità festiva di Palmi e della Varia ha deciso di accogliere l’istanza e di riabbracciare in questo percorso di condivisione e di inclusione, la comunità dei Ceri, convinti che la forza acquisita dalla Rete e consolidata con il riconoscimento Unesco possa contribuire al percorso che la comunità eugubina ha intrapreso e che ci auguriamo possa, al pari delle comunità della Rete, concludere positivamente. Consapevoli, inoltre, del fatto che questo progetto è nato proprio su input delle città di Gubbio e di Palmi e del valore assoluto che il dialogo e l’inclusione hanno all’interno della nostra Rete, non possiamo non sottolineare che il dialogo tra le comunità, che prescinde, in ambito unescano, dal dialogo tra le istituzioni, riprenda con maggiore forza e costanza e trovi nuova linfa proprio
nell’accoglimeto di un’istanza che giustamente, in questo caso, parte dalla comunità. Auspichiamo che ciò avvenga al fine di dare ancor più valore ad un percorso che non si è concluso, ma è iniziato con il riconoscimento Unesco".
Gubbio/Gualdo Tadino
28/03/2014 18:24
Redazione