Studiosi, ricercatori, luminari della scienza di tutta Europa si sono confrontati a Città di Castello per cercare di scrivere la storia dell' evoluzione delle specie di conchiglie e biodiversità mediterranea. Si è conclusa presso il polo scientifico-museale, "Malakos" a Villa Cappelletti (la struttura privata che può vantare a livello internazionale il maggior numero di conchiglie di ogni specie catalogate, oltre 600 mila) la prima settimana di studi e ricerche condotta da un team internazionale di naturalisti dedicato allo studio della biodiversità mediterranea, intitolato "Corsica-Malakos 2022". L' incontro fa parte di un programma di ricerca, coordinato dal Museum national d'Histoire naturelle di Parigi e vi partecipa anche un team internazionale di ricercatori. Il professor, Philippe Bouchet, uno dei massimi esperti del settore a livello mondiale - è detto in una nota del Comune di Città di Castello -, coordina un team francese con un' esperienza pluridecennale nell' organizzazione e lo svolgimento di campagne oceanografiche in tutto il mondo. L' obiettivo del programma è di adottare un nuovo approccio all' inventario della biodiversità. "Questo approccio - sottolinea, Marco Oliverio, biologo, direttore del dipartimento di biologia e biotecnologia Università Sapienza di Roma - richiede uno sforzo logistico notevole per la raccolta intensiva di dati e campioni, e successivamente unisce approcci tradizionali per lo studio dei campioni con l' uso di metodi e tecnologie di ultima generazione come ad esempio la genetica e la genomica. L' obiettivo del workshop ' Corsica-Malakos 2022' è di riunire davanti ai campioni e ai dati di molluschi raccolti sul campo, un gruppo di specialisti di questi animali per procedere in maniera collaborativa all' identificazione degli stessi, utilizzando sia lo studio morfologico degli esemplari stessi, sia i dati derivati dal sequenziamento del DNA di oltre 4000 campioni".