Il 62° anniversario del 25 Aprile è stato ricordato a Foligno con una serie di iniziative tese a mantenere viva la memoria di persone e di luoghi che hanno segnato la storia della città durante il secondo conflitto mondiale. La cerimonia ufficiale ha preso avvio alle ore 10,30 con la celebrazione della messa ai caduti officiata nella cattedrale di San Feliciano dal vicario vescovile, mons. Giuseppe Bertini. Numerose le rappresentanze istituzionali, civili e militari: oltre al sindaco Manlio Marini e ai componenti della giunta, dietro il gonfalone della città hanno sfilato il comandante del centro di selezione nazionale dell’esercito, gen. Dino Schiavetti, e alcuni parlamentari umbri. Subito dopo è stata deposta una corona d’alloro in piazza Don Minzoni, davanti al monumento che ricorda le sofferenze del popolo folignate, alla presenza del picchetto d’onore del Centro di Selezione Nazionale dell’Esercito, delle associazioni combattentistiche e di arma e della rappresentanza dell’ANPI di Foligno. Alle ore 11,30 in piazza della Repubblica, alla presenza di numerose persone intervenute, il sindaco di Foligno, Manlio Marini, ha deposto altre due corone di alloro davanti al monumento dei caduti di tutte le guerre e a quello dei martiri della Resistenza folignate. Nel suo discorso Marini ha ricordato “quel 25 aprile del 1945, quando il nostro Paese e il popolo italiano furono restituiti alla libertà e alla democrazia, riacquistando la dignità perduta con la dittatura fascista, che impose anche una guerra nefasta, con tanti lutti e devastazioni”. Il sindaco ha anche sottolineato che “parlando del 25 aprile, non lo facciamo solo per un semplice ricordo storico dell’insurrezione nazionale che aprì le porte alla convivenza civile, al pluralismo e alle libere opinioni ma anche per riaffermare la validità di quella scelta di vita fatta da migliaia di giovani, molti dei quali anche nella nostra città”.Marini ha ricordato la guerra partigiana nel folignate, la Brigata Garibaldi e i suoi comandanti (Antero Cantarelli, Marcello Formica, Giacinto Cecconelli, Adelio Fiore), che combatterono per 8 mesi nelle nostre montagne e il contributo del circolo cattolico San Carlo, “un vero e proprio laboratorio, dove nacquero le prime forme di antifascismo e dove i giovani di allora presero coscienza dei concetti di tolleranza, libertà e giustizia sociale”. Il sindaco di Foligno ha posto l’accento sul “grande contributo delle donne alla lotta di Resistenza e alla guerra di liberazione”. Ha ricordato i nomi di due cittadine di Foligno, Britannia Lupidi e Aurora Pascolini che combatterono da partigiane insieme agli uomini sulle nostre montagne. “Quest’anno intendiamo incentrare la memoria storica – ha detto Marini - su due personaggi di grande spessore nazionale: Antonio Gramsci e Giuseppe Garibaldi. Di Gramsci, nel 70° anniversario della morte, insieme alla Provincia abbiamo organizzato uno spettacolo teatrale “Il Gobbo Maledetto!” che sarà rappresentato sabato 28 aprile all’Auditorium alle 21 (con ingresso gratuito). L’altro illustre personaggio è Giuseppe Garibaldi, eroe del nostro Risorgimento del quale ricorre quest’anno il 200° anniversario della nascita. Marini ha chiesto alle scuole e all’Officina della Memoria una particolare attenzione per questo evento. In chiusura Marini ha auspicato “in linea con le nobili tradizioni della città, che prevalga sempre a Foligno nelle istituzioni e nelle varie articolazioni della società civile, lo spirito democratico del confronto e del rispetto di tutte le opinioni, e della dignità umana”. Alle ore 16 a Cancelli sarà celebrata una Messa e deposta una corona di alloro nel sacrario fatto costruire da don Pietro Arcangeli, il sacerdote folignate deportato nei lager nazisti.
Foligno/Spoleto
26/04/2007 10:27
Redazione