''Due lavoratrici serie, scrupolose e competenti'', ma anche ''tutt'altro che disattente sotto il profilo umano'': la presidente della Regione Catiuscia Marini ha parlato cosi' oggi delle due impiegate uccise al Broletto. Lo ha fatto intervenendo in Consiglio regionale. ''Oggi ricordiamo in forma istituzionale - ha detto la Marini - le nostre due dipendenti Margherita Peccati e Daniela Crispolti, dopo averlo fatto personalmente con le famiglie e i colleghi di lavoro. Margherita Peccati, era responsabile nell'ambito del Servizio istruzione e ricerca della Regione della Sezione accreditamento; Daniela Crispolti era consulente dell'ente e assegnata allo stesso Servizio. Le ricordiamo anche per le loro qualita' professionali e umane e per il lavoro svolto, cosi' attestato anche dalle numerose agenzie formative e imprese che avevano accesso a quell'ufficio e che per motivi professionali le conoscevano. Ho espresso pubblicamente la nostra riconoscenza e ho dato atto della serieta' e scrupolo con cui operavano: queste due dipendenti erano tutt'altro che burocrati sorde e disattente e anche sotto il profilo umano, oltre che professionale, avevano un atteggiamento di grande collaborazione e disponibilita', conoscevano con competenza le materie loro assegnate e conoscevano anche la complessita' dei procedimenti, mettendosi sempre a disposizione dei loro interlocutori. Sappiamo bene che la pubblica amministrazione puo' essere anche inefficiente, puo' produrre ritardi, e che questi diventano ancora piu' insostenibili nei momenti di grave crisi economica e sociale, come quella attuale. Ma in questo caso non c'era niente di tutto cio'. All'autorita' giudiziaria abbiamo messo a disposizione tutti i fascicoli e gli atti, riguardanti la vicenda, con la volonta' di contribuire alla ricerca della verita' nei confronti del lavoro di queste nostre dipendenti. E oggi voglio dare conto alla stampa locale, che ne ha dato ampio risalto, che si trattava di un procedimento corretto. Peraltro, nel lontano 2009, la sospensione dell'accreditamento a quella agenzia di formazione erano conseguenti a azioni intraprese da cittadine partecipanti a quei corsi che avevano sporto denuncia all'autorita' giudiziaria. Siamo quindi in presenza di una pubblica amministrazione che in questo caso ha agito nel rispetto delle regole. E anche se penso che l'enormita' e la tragedia che si e' consumata non abbia nessun tipo di giustificazione, oggi abbiamo anche un profilo ben definito dell'autore dell'omicidio, e anche del suo disagio e della sua instabilita', come raccontato non solo dalle persone del Servizio sanitario che lo avevano in cura, ma anche da persone che lo conoscevano personalmente, come e' stato ampiamente riportato''.
''Nei giorni scorsi - ha detto ancora la Marini - ho voluto offrire mie considerazioni personali, di cui sono profondamente convinta, a favore della pubblica amministrazione e di chi all'interno di essa opera, non tanto e non solo dei rappresentanti istituzionali, nelle funzioni di governo e di rappresentanza, ma soprattutto dei dipendenti pubblici e gli impiegati della Pubblica Amministrazione, divenuti, nel corso di questi anni, bersaglio anche di una forte delegittimazione, forse frutto di questo diffuso disagio sociale e economico, ma anche obiettivi facili nella giustificazione difficile dell'attuale complessa situazione. Credo che nel ricordo di Daniela Crispolti e di Margherita Peccati abbiamo anche l'obbligo, come rappresentanti delle istituzioni, di dare protezione e sostegno a chi svolge con responsabilita', capacita' e competenza il proprio lavoro all'interno dell'ente Regione e delle pubbliche amministrazioni di questa Regione e del Paese. Il nostro pensiero oggi va comunque alle due famiglie
- ha concluso la Marini - che con molta dignita' hanno vissuto questo strazio''.
Perugia
12/03/2013 10:17
Redazione