Ritrovato oggi a Foligno dal vigile urbano Paolo Margasini Angelo Pennisi, giovane scomparso da 9 giorni

Il giovane messinese Angelo Pennisi era ricercato dalla sua famiglia da 9 lunghi giorni e di lui si era interessata anche la trasmissione 'Chi l'ha visto'. E stamattina, dopo la segnalazione di due cittadini ma soprattutto grazie all'intuito del vigile urbano Paolo Margasini il 17enne è stato rintracciato e fermato a Foligno. Dopo la segnalazione ai vigili urbani infatti è scattata la ricerca dal comando e Margasini (conosciuto anche per essere un noto cavaliere quintanaro e commentatore per Trg della Giostra della Quintana, momento cui si riferisce la foto) ha notato un giovane che rispondeva alle descrizioni transitare nella zona del plateatico, accanto alla fontana. Fermandolo dopo aver trovato una forte somiglianza con la descrizione dal giorno della scomparsa gli ha chiesto le generalità e il ragazzo si è tradito fornendo una falsa data di nascita, dicendo di abitare nella zona e di chiamarsi Gabriele Desantis oltre che di non avere con se' i documenti. Nome che al riscontro dei vigili è risultato non appartenere ad alcun residente della zona. Sentitosi scoperto il ragazzo ha tentato la fuga, correndo da viale Umbria fino a piazza San Domenico ed infilandosi nel portone della parrocchia di Santa Maria Infraportas. Margasini lo ha inseguito per alcune centinaia di metri fino a bloccarlo attendendo l'arrivo del collega Alberto Sterlini, di pattuglia con lui al momento del ritrovamento del giovane che fra pochi giorni compirà 18 anni e che sembra non voglia tornare a casa. Fra i motivi della scomparsa il probabile innamoramento con una giovane residente proprio a Foligno. Finisce così l’angoscia del padre Sebastiano, che lavora alla Raffineria di Milazzo, della mamma Rosalba e dei due fratelli che attendevano notizie nella loro casa di via Capitano Amendola da più di una settimana. Del caso si è occupata mercoledì scorso anche la trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto”. Angelo aveva volontariamente eretto una barricata con la famiglia spegnendo il telefono cellulare ed oscurando il suo profilo su facebook. Ai genitori un biglietto che il ragazzo aveva scritto prima di allontanarsi: «Non provate più a cercarmi...non mi troverete».