Rutelli: “La festa dei Ceri tra i beni immateriali”

Solo qualche settimana fa proprio a Gubbio era stata il sottosegretario di stato al ministero per i Beni e le Attività Culturali, Danielle Mazzonis, a rendere noto che il disegno di legge di ratifica della Convenzione Unesco era ormai giunto all'esame dell'aula del senato. In quell'occasione la Mazzonis aveva ricordato il proprio impegno rispetto ad un'approvazione del ddl, per dotare il nostro paese - aveva sostenuto il sottosegratario - di uno strumento efficace, perché il patrimonio intangibile italiano venga tutelato e promosso. Patrimonio intangibile in cui merita di essere inserita a pieno titolo anche la Festa dei Ceri di Gubbio. E a dirlo - questa volta - non sono solo gli eugubini o esponenti politici legati al territorio, ma il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli. Il ministro - a Spello per inaugurare un mosaico romano di recente ritrovamento - è tornato sull'importanza di porre in essere strumenti e politiche volte alla valorizzazione dei beni immateriali patrimonio dell'umanità “Noi abbiamo in programma per l’ultima domenica di settembre - ha detto Rutelli - la giornata nazionale per il patrimonio immateriale. Perchè i riti e le tradizioni come la festa dei Ceri di Gubbio si ha il dovere di mantenerle vive, perchè sono le radici della nostra cultura popolare e come tali fondanti della nostra identità e ricchezza per il nostro Paese”.