S.Giustino."Giustizia per Luca Gambini", lo chiede il Comitato per i Diritti Umani.

“Giustizia per Luca”. Lo chiedono dal 30 dicembre del 2007, giorno della sua scomparsa nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Perugia dove si trovava ricoverato, i familiari di Luca Gambini cui ora si aggiunge l’appello del Comitato dei Cittadini per i diritti umani con sede a Milano. In vista dell’udienza preliminare che dovrà fare chiarezza sulla morte del 29enne sangiustinese, fissata per il prossimo 5 marzo, si riaccendono le polemiche sulle modalità con le quali vengono gestiti i reparti psichiatrici italiani, accusati di adottare trattamenti inumani nei confronti delle persone ricoverate. Richiesta di rinvio a giudizio per omicidio colposo, cooperazione in omicidio colposo, negligenza, imperizia e imprudenza. Questi i capi d’accusa mossi contro lo psichiatra M.G., la collega di quest’ultimo A.D.M. e quattro infermieri, accusati di non aver prestato le cure dovute a Luca e per questa ragione di averne provocato la morte. “Il nostro Comitato è stato contattato dalla famiglia e in particolare dalla sorella Cristina che chiedono giustizia per Luca e che chi ha sbagliato paghi. Non solo per rendere giustizia alla memoria e al ricordo di Luca ma per evitare che altre tragedie simili si verifichino in futuro”. Negli anni 90 il Comitato fu autore di oltre 30 blitz negli ospedali e reparti psichiatrici di tutta Italia che permisero di accertare situazioni sconcertanti, orrori senza fine e senza alcuna giustificazione, “situazioni per le quali – concludono i responsabili del Comitato stesso – nessuno ha mai pagato il suo conto con la legge”.