Sale l'attesa per la sentenza "Dirty Soccer". Il Gubbio spera. L'avv. Grassani: "Combine acclarata"

Sale l'attesa per la sentenza della vicenda “Dirty Soccer” che potrebbe riammettere il Gubbio in Lega Pro: è stata una giornata interlocutoria quella di ieri e tra oggi e giovedì sarà emesso il primo grado di giudizio sui casi Crotone-Catania e Savona-Teramo. La procura federale, procuratore Stefano Palazzi, ha chiesto per il Teramo retrocessione in serie D e venti punti di penalizzazione mentre per il Savona retrocessione in D e penalizzazione di 10 punti. Le sentenze dovrebbero essere pubblicate sul sito della Federcalcio tutte insieme tra martedì e mercoledì, ma per ciò che riguarda Savona-Teramo potrebbe slittare a giovedì 20. Secondo quanto filtrato, il Tribunale Federale Nazionale si preparebbe a peggiorare le richieste della procura federale per il Catania e resterebbe l'incertezza sui destini di Teramo e Savona, con il Gubbio che sarebbe riammesso di diritto se venisse confermata la richiesta della procura. Intanto al "Corriere Adriatico" l'avvocato Grassani, che tutela i diritti di Ascoli e Gubbio, si dice ottimista sulla sentenza: "Siamo tutti in trepidante attesa della decisione del Tribunale federale, il cui lavoro, qualunque sia la decisione dei giudici di primo grado, è sicuramente delicato ed impegnativo. In questa vicenda un dato certo, insuperabile, mi sembra che sia emerso - aggiunge Grassani - e riguarda la combine Savona-Teramo, una partita che è stata alterata. Lo dicono le intercettazioni, lo dice chiaramente Ninni Corda, lo confermano le molteplici contraddizioni dei pochi soggetti che si sono fatti interrogare. I fatti che la Dda di Catanzaro ha accertato sono di una gravità inaudita - continua - e ora tocca alla giustizia sportiva esprimersi nel rispetto dei principi di autonomia degli ordinamenti. Pensare che sia tutto uno scherzo, frutto di erronee valutazioni dei magistrati penali, oppure di accanimento, mi sembra davvero inverosimile”. Per Grassani, occorre piuttosto “interrogarsi sulla gravità del fenomeno corruttivo in ambito calcistico e sugli strumenti per invertire la tendenza e stroncare una piaga diffusissima a tutti i livelli, dal professionismo più elevato sino ai campionati regionali di Eccellenza”