San Sepolcro: denunciato imprenditore dalla Finanza

Denunciato A.P. di 64 anni originario di San Sepolcro con l’accusa di usura, abusivismo finanziario e violazioni di carattere penale-tributario da parte dei finanziari toscani. Nei giorni scorsi, infatti, i finanzieri della Brigata di Sansepolcro hanno portato a termine una brillante operazione che ha consentito, tra l’altro, di smascherare un articolato sistema di usura realizzato da una concessionaria di automobili della cittadina biturgense nei confronti di una folta schiera di propri clienti. Tutto nasce dall’avvio di una verifica fiscale di routine: il rinvenimento all’atto dell’accesso nei locali aziendali di una vera e propria contabilità parallela, accanto a quella ufficiale, consente di prefigurare un’ingente evasione fiscale, tanto da indurre le Fiamme Gialle a ricorrere all’incisivo strumento delle indagini bancarie sui conti correnti intestati all’azienda ed ai soci. E’ proprio l’esame comparato delle movimentazioni finanziarie con quanto annotato nella contabilità parallela a disvelare agli occhi dei finanzieri della Brigata di Sansepolcro il sistema usurario perpetrato dai titolari della concessionaria a danno degli ignari acquirenti, ai quali, all’atto della vendita delle autovetture, venivano prospettate “favorevoli” condizioni di pagamento rateale che, di contro, celavano percentuali di interesse ben superiori alla soglia del tasso di usura previsto dalla Legge. Il meccanismo fraudolento consisteva nel far sottoscrivere ai clienti una serie di cambiali di piccolo taglio da pagare nel corso del periodo di rateizzazione, unitamente ad una cambiale, a saldo, di consistente importo (c.d. “cambialona”); se il cliente non era in grado di onorare quest’ultimo impegno, il debito veniva rinnovato mediante sottoscrizione di altrettante cambiali, fino al raggiungimento di cifre notevolmente superiori al reale costo dell’autovettura. Ben 17 i casi individuati, che hanno coinvolto altrettanti clienti, nei quali la concessionaria ha applicato tassi usurari fino all’82% di interesse annuo. Nel complesso, oltre alla constatazione di un’evasione fiscale per circa 10 milioni di euro, sono stati sequestrati effetti cambiari ed assegni per un valore di 2 milioni di euro, nonché denunciato il legale rappresentante della società, A.P.