La Pandemia che stiamo attraversando ha sconvolto oltre alla vita ed alle abitudini delle persone, tutto quello che riguarda l’assetto e l’organizzazione dei servizi socio-sanitari anche nella nostra Regione. In questo momento storico l’emergenza sanitaria, è chiaro, che ha la massima priorità rispetto a tutto il resto, ma è altrettanto vero che è necessario parallelamente iniziare a pensare anche al dopo pandemia. In questo contesto si inserisce il Sistema Sanitario Regionale Umbro, rispetto al quale, recentemente, il Ministero della Salute ha pubblicato il report finale dell’anno 2018, che attesta per la Regione Umbria un risultato ampiamente positivo ed in crescita già a partire dall’anno 2012, che colloca nostro Regione a livelli di eccellenza. Il medesimo Sistema Regionale può ad oggi vantare 2 Aziende Ospedaliere con DEA di 2° livello, 5 Ospedali di emergenza tra cui quello di Branca (DEA di 1° livello), 7 Ospedali di territorio, 2 Ospedali esclusivi per la riabilitazione ed una serie di residenze per anziani diffuse nel territorio regionale. In questo quadro generale occorre agire, dunque, in maniera molto importante e tempestiva per affrontare l’emergenza Covid-19, che ha priorità assoluta, ma come già detto in precedenza, non si possono dimenticare tutti quelli che sono i Servizi Territoriali di cui i cittadini avranno bisogno anche e soprattutto dopo il periodo dell’emergenza, che vanno anch’essi potenziati. “A mio modesto parere – ha sottolineato il Sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti – oggi non è il momento delle polemiche sull’Ospedale da campo, che purtroppo non arriverà, o sull’Ospedale militare, che invece sembra essere stato individuato come una delle soluzioni per l’emergenza, bensì occorre pensare su come si vuole riorganizzare e riutilizzare tutto il patrimonio presente nel territorio umbro al fine di continuare a garantire i livelli di eccellenza raggiunti e certificati da anni. La Pandemia ci ha dimostrato che dove i Servizi Territoriali sono più radicati e più presenti si riesce a raggiungere un duplice obiettivo: decongestionare gli Ospedali e gli accessi ai Pronto Soccorso ed, allo stesso tempo, dare risposte più rapide e incisive ai bisogni quotidiani dei cittadini. Così come per quanto riguarda le RSA e le RP (residenze protette), diventa ormai improcrastinabile adeguare le rette delle strutture convenzionate per continuare a garantire i livelli necessari di assistenza agli anziani. Va inoltre sottolineato il fondamentale ruolo delle farmacie nei territori, presidi di prima linea quotidiana per i problemi dei cittadini, che vanno sempre più trasformate nelle cosiddette “Farmacie di Servizi”. Ultimo aspetto, non certo per ordine di importanza, è il ruolo e la funzione che dovranno avere strutture dismesse, come quelle dell’Ex Ospedale Calai di Gualdo Tadino. Per dirla con una battuta…se non ora quando?...visto che è ormai chiaro a tutti il ruolo e la funzione della medicina del territorio e delle riabilitazioni. Per quanto mi riguarda non esistono appartenenze o schieramenti politici quando si parla di salute e con questo approccio mi permetto, ad 1 anno dal suo insediamento, di sollecitare la Giunta Regionale: sono ormai 12 anni che l’Ex Ospedale Calai ha chiuso i battenti, così come il vecchio Ospedale di Gubbio, ed oggi abbiamo tutti un’occasione storica per riorganizzare i servizi socio-assistenziali anche nel nostro territorio. L’Ex Ospedale Calai può e deve diventare un Polo importante della medicina del territorio e della riabilitazione. E’ un obiettivo che insieme Regione Umbria, Comune di Gualdo Tadino e USL Umbria 1 devono e possono perseguire fin da subito, con grande senso di responsabilità, maturità e lungimiranza. Personalmente ed in più di un’occasione ho manifestato alla nuova Giunta Regionale tutta la mia disponibilità a ragionare celermente ed in forma congiunta su una progettualità utile non solo alla città di Gualdo Tadino ed al territorio, ma a tutta la Regione Umbria nel suo complesso. Ad oggi, però, purtroppo non ho avuto nessun riscontro. Ed allora con spirito costruttivo e senza alcuna polemica rilancio la mia proposta, mettiamo in campo in prima istanza tutto ciò che serve per superare l’emergenza sanitaria legata al Covid-19, i sindaci, compreso il sottoscritto, stanno dando grande prova di maturità e forte spirito collaborativo, ma contestualmente operiamo anche per poter gettare le basi per una grande riorganizzazione dei Servizi Territoriali alla Persona. Ne abbiamo tutte le possibilità e possiamo disporre, in questo momento storico, anche di ingenti risorse economiche che dobbiamo saper utilizzare al meglio. A nessuno di noi è concesso di buttarla in politica. La mia disponibilità c’è stata, c’è e ci sarà, ma occorre fin da subito anche la disponibilità di tutti gli altri soggetti coinvolti, perché finita l’emergenza sanitaria (speriamo il prima possibile) dovremo essere in grado tutti di dare le risposte migliori alle esigenze di salute diffuse sull’intero territorio regionale”.
Gubbio/Gualdo Tadino
06/11/2020 12:49
Redazione