La Regione Umbria si è costituita parte civile nel processo a carico dell' ex segretario regionale del Pd, Gianpiero Bocci, per i presunti concorsi pilotati all' ospedale di Perugia.
Lo ha fatto nella prima udienza celebrata ieri davanti al tribunale del capoluogo umbro. La costituzione di parte civile è stata decisa dalla Giunta, di centro destra, su proposta della presidente Donatella Tesei. La Regione ha ritenuto - emerge dall' atto depositato al tribunale - che i capi d' imputazione contestati a Bocci (ex sottosegretario all' Interno, presente in aula) "attengono reati concretamente lesivi" della "posizione e degli interessi" della stessa. In particolare le condotte contestate all' ex segretario del Pd (così come ad altri imputati, giudicati in procedimenti separati) "hanno prodotto una perdita di prestigio dell' Amministrazione, con discredito sul senso di imparzialità e sul corretto operare degli uffici, nonché hanno generato il timore di favoritismi e di pratiche scorrette nei concorsi pubblici". Nei confronti di Bocci si sono costituiti parte civile anche l' Unione consumatori e Cittadinanza attiva. In apertura di udienza il tribunale ha respinto un' eccezione della difesa di Bocci che sosteneva l' indeterminatezza dei capi d' accusa. nei quali viene constato il concorso in rivelazione di segreto d' ufficio.
"Da cittadino, senza personalismi - ha detto Bocci ai giornalisti -, mi difenderò nel processo. Non scappo dalla giustizia. Nel pieno rispetto delle Istituzioni, verso le quali nutro profondo rispetto". La Regione ha deciso di costituirsi parte civile nei confronti degli imputati nel procedimento penale 3172/2019. Questo coinvolge anche l' ex direttore generale dell' Azienda ospedaliera Emilio Duca, che ha chiesto il processo abbreviato, e quello amministrativo, Maurizio Valorosi, il quale ha fatto istanza di patteggiamento.