Sansepolcro: preoccupazioni per il futuro della Buitoni dopo l'arresto di Mastrolia

L'arresto di Angelo Mastrolia, che con la finanziaria svizzera Tmt aveva acquistato lo stabilimento della Buitoni di Sansepolcro, ha riacceso tutte le preoccupazioni espresse da settimane dalle maestranze anche attraverso i loro sindacati. La decisione di Nestle', prima proprietaria dello stabilimento, di ritenere solo la Tmt di Mastrolia l'interlocutore possibile per la cessione della produzione e del marchio Buitoni, non aveva convinto pienamente nessuno. ''Tornare subito alla Nestle' - chiedono i sindacati - e se necessario cercare ogni strada, assieme alle istituzioni, per annullare il contratto e trovare altre soluzioni''. Per il momento, mentre da Nestle' non sono arrivati commenti ufficiali, si studiano le strategie di azione, con diversita' fra una sigla e l'altra. Non tutti ritengono utile o necessario lo sciopero che, comunque, sara' eventualmente deciso domani. Preoccupazione la esprime Franco Polcri, sindaco di Sansepolcro, nel cui comune ha sede lo stabilimento con oltre 400 dipendenti, per il quale con l'arresto di Mastrolia si ferma quel processo che sembrava avviato con l'accordo del 24 giugno, per ritrovare nella concordia la strada dello sviluppo e del rilancio dell'azienda. ''L'arresto dell'imprenditore crea grandi incertezze - sostiene Donella Mattesini, deputata del PD - non solo sulle prospettive di medio periodo, quelle sulle quali si concentrava l'attenzione di tutti prima dell'arresto dell'imprenditore. Adesso le incertezze sono anche per le prossime settimane, dando per scontato che Mastrolia avra' per molti mesi altre priorita' rispetto alla Buitoni''.(