Sbarra (Cisl) critico con Palazzo Cesaroni: "Abolizione vitalizi dal 2015? Occasione persa"

"Sulla mancata rinuncia immediata da parte dei Consiglieri Regionali umbri ai vitalizi siamo molto delusi e amareggiati". Non usa giri di parole Ulderico Sbarra, leader regionale della Cisl in tema di spesa pubblica. La frecciata è diretta a Palazzo Cesaroni e alla decisione dell'assise di iniziare il taglio dei vitalizi solo dal prossimo mandato (dal 2015). "Ci attendevamo una diversa attenzione da parte delle istituzioni. Non entriamo nel merito delle motivazioni date, ma credo che la Regione poteva muoversi in modi diversi. Tra le soluzioni ha scelto quella dell’abolizione nel 2015. Secondo la Cisl Umbria, in questo modo, ha sbagliato. La politica, considerando che i vitalizi non sono un diritto acquisito, aveva l’opportunità di dimostrare nei fatti, e non solo a parole e nelle pubbliche assise, l’attenzione che annuncia rispetto alle questioni sociali. Non solo si sarebbero potute recuperare risorse importanti da dedicare al lavoro giovanile e alla non autosufficienza. Temi, questi, molto sentiti in Umbria. Le istituzioni, in questo modo, avrebbero mandato un segnale di coerenza e credibilità rispetto agli annunci, spesso dichiarati. Rinunciando con lettera scritta all’odioso privilegio del vitalizio, si sarebbe dato un segno positivo per la riduzione delle diseguaglianze che vengono alimentate in particolare dal mantenimento dei privilegi. In altre parole, non serviva una petizione e la raccolta di firme. Sarebbe bastata la buona volontà e la coerenza rispetto alle dichiarazioni degli amministratori. Purtroppo, dobbiamo prendere atto, ancora una volta, che sulla strada della credibilità si è perduta un’occasione".