Scontri frontali fra i candidati a sindaco in campagna elettorale

La campagna elettorale entra nel vivo fra veti incrociati, voto disgiunto e denunce di condizionamenti. Dopo la candidata sindaco Fernanda Cecchini per una parte del centro sinistra e Andrea Lignani Marchesani per il centro-destra, c'ha pensato ieri sera il candidato sindaco dell'altra parte del centro-sinistra, Franco Ciliberti a scaldare la platea del Teatro comunale gremita come non mai in tutti gli ordini dei posti compresi gli ultimi palchi. C'erano praticamente tutti i circa 150 candidati delle cinque liste che sostengono Franco Ciliberti. Non sono mancate pero' le sorprese: in platea e nei palchi ben riconoscibili simpatizzanti del centro-destra ed anche qualche presenza a sorpresa di esponenti della sinistra forse incuriositi dalla convention, a tratti quasi berlusconiana nell'organizzazione curata nei minimi dettagli dala magho della scenografia e dell'immagine, Umbro Calagreti, leader locale del garofano. Sul palco, una gentile speaker ha chiamato uno per uno tutti i cinque capolista, Carlo Masciarri, Umbro Calagreti, Giovanni Granci, Canzio Novelli e Stefano Bravi, che si sono alternati al microfono per un breve intervento. Il finale e' stato riservato al candidato sindaco Franco Ciliberti che non ha certo usato frasi di circostanza e linguaggio politichese per dire quello che pensa di avversari politici e campagna elettorale. "Sindaco, assessori definiti di carriera o delle frazioni, citta' costretta ad andare a Perugia con il cappello in mano", Ciliberti non ha risparmiato nessuno. Senza mai citarli per nome ha definito gli ex-amici della margherita confluiti nella lista Centro Democratico, "Servitori sciocchi" pronti a soccorrere sindaco e giunta a dispetto della coerenza. La manifestazione si e' conclusa con un appello al voto a tutti i cittadini senza "incuici e trasversalismi": poi Ciliberti ha preso per mano i partners delle cinque liste ed ha idealmente abbracciato i presenti. A margine della presentazione delle candidature si e' consumato un giallo sulla presunta illegittimita' dell'appoggio formale dato al candidato Andrea Radici, espressione dell'area radicale che fa riferimento a Capezzone, smentito da un presunto comunicato inviato dai vertici perugini del partito radicale. Radici fa sapere di essere in possesso della mail di conferma con cui lo stesso Capezzone lo autorizza all'uso di simbolo ed appartenenza alla lista Partito Socialista di Citta' di Castello. L'altro "giallo", riguarda il manifesto con tante braccia che si stringono sulla citta' utilizzato da Fernanda Cecchini in questo avvio di campagna elettorale. "quel manifesto e' stato copiato da un logo gia' pubblicato in occasione del forum della pubblica amministrazione a Roma", ha detto Ciliberti esibendo dal palco del teatro la copia. Polemiche a parte prosegue a ritmo sostenuto anche la campagna elettorale della candidata Fernanda Cecchini, impegnata in un vero e proprio tour de force che si e' concluso oggi con la manifestazione in piazza con la presidentre della regione Umbria Maria Rita Lorenzetti. "Il buon governo di questi anni è il punto di partenza per costruire il futuro di Castello", ha detto la Cecchini presentando liste e programma, "Sono cinque anni che lavoriamo offrendo alla città un autorevole governo espressione dell'intero centro sinistra"- ha continuato la Cecchini- " E' questo un buon governo, che ha consentito, in questi cinque anni, a Città di Castello di crescere, il nostro argomento principale, perchè partendo dal rispetto degli impegni presi con i cittadini nel 2001, possiamo iniziare a costruire il futuro di Città di Castello". Anche il centro-destra ha presentato candidati di lista assieme al proprio aspirante sindaco Andrea Lignani Marchesani. Questa mattina prima Alleanza Nazionale e poi l'Udc con il neo deputato Maurizio Ronconi hanno svelato candidature e programmi annunciando di giocare la partita per vincere senza fare sconti a nessuno.