Scuola di Forza Italia a Gubbio: è il giorno del premier?

Ultimo giorno per la Scuola di FI a Gubbio: nel programma ufficiale odierno tra i vari ospiti istituzionali, in particolare è attesa nella mattinata la presenza del Presidente del Senato, Renato Schifani, mentre nel primo pomeriggio sarà la volta del Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna. Si parlerà anche di informazione, con la conferenza su media e new media, moderata dal direttore del Giornale, Mario Giordano. Le conclusioni nel tardo pomeriggio saranno affidati al ministro Bondi ma, sebbene non annunciata, non è da escludere come negli anni scorsi, la sortita finale del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi - che in mattinata sarà in Puglia per la Fiera del Levante. Intanto ieri tra i protagonisti del pomeriggio, il ministro della Giustizia, Antonino Alfano che sull'annunciata riforma del sistema giudiziario ha detto: "Dialogheremo con il Pd, perche' consapevoli che quando si parla di giustizia una decisione senza dialogo corrisponde ad una dichiarazione unilaterale di guerra. Collaboreremo - ha subito precisato Alfano - ma alla fine decideremo perche' il dialogo che si trasforma in un chiacchericcio non e' quello di cui l'Italia ha bisogno". "Il principio dell'autonomia della magistratura per noi e' sacro e l'Anm ci ripete sempre che i giudici sono soggetti solamente alla legge, ma sta a noi ricordare loro che le leggi le fa il Parlamento e che i giudici sono soggetti alle leggi decise dal Parlamento che e' espressione del popolo - ha proseguito Alfano - Noi abbiamo rivolto una sfida al Pd: abbiamo detto loro che se vogliono distinguersi dalle posizioni dell'estremismo giustizialista e dell'antiberlusconismo devono cambiare linea o guardare al futuro affinche' questo possa diventare un Paese normale''. Per questo, ha proseguito il Guardasigilli, i democratici ''sono ad un bivio: continuare a nutrire il loro elettorato con l'antiberlusconismo e il giustizialismo o guardare al futuro''. ''La riforma della giustizia - ha proseguito Alfano fra gli applausi dalla platea di Forza Italia - sara' una grande, grandissima sfida tra chi vuole cambiare le cose e chi vuole lasciarle come sono: ciascuno puo' definirsi riformatoreo conservatore, ma a patto che si dica cosa si conserva. In questo caso, si conserverebbe un sistema in cui resta in carcere un numero di cittadini che a norma della nostra costituzione sono innocenti con un principio paradossale per cui tu che devi essere giudicato attendi il verdetto in carcere, pagando la pena prima del giudizio''. Per questa ed altre ragioni, ha detto il Guardasigilli, la riforma della giustizia e' ''fondamentale'' per ammodernare il paese.