Garantire un’efficienza economicamente sostenibile. Sembra quasi un ossimoro la conclusione a cui giunge il direttore generale dell’Asl 1 Vincenzo Panella nel corso del convegno tenutosi presso la Rocca Flea di Gualdo Tadino, promosso dai Comuni dell’ambito territoriale n.7, ovvero Gubbio capofila, Gualdo, Fossato, Sigillo, Costacciaro e Scheggia. Presenti le amministrazioni comunali, l’assessore regionale alla sanità Maurizio Rosi, l’Asl e i dirigenti dei servizi sociali regionali. Al centro del dibattito la riqualificazione dell’offerta socio sanitaria, ovvero di quel pacchetto di servizi che la Regione ha assegnato ai Comuni e che questi condividono con le Asl, almeno per quel che concerne settori specifici come le tossicodipendenze, le disabilità e l’area psichiatrica. Oggi i Comuni dell’Alto Chiascio si trovano a dover gestire sul territorio situazioni sociali per le quali si stanno via via attrezzando, stipulando convenzioni con cooperative di servizi o bandendo dei concorsi per assistenti sociali, ma non basta. L’assessore di
Gubbio Aldo Cacciamani (nella foto) ha chiaramente fatto capire le difficoltà in cui si troverebbero i Comuni se dovessero sostenere in proprio le spese di gestione dei servizi socio sanitari; il collega gualdese Gianluca Gracilini, sulla stessa scia, ha delineato un panorama di collasso totale con scadimenti dei servizi per impossibilità da parte dei comuni di sostenere gli oneri. La soluzione prospettata alla Regione sta scritta del documento redatto dai dirigenti del settore servizi sociali dei Comuni di Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Gubbio, Magione ed Acquasparta, portavoce ciascuno dei rispettivi ambiti territoriali, in cui si richiede, a fronte di un trasferimento di competenze in materia socio sanitaria, la relativa riallocazione delle risorse finanziarie e professionali nei singoli ambiti e la definizione degli standard di costo di strutture e servizi. A spiegare i contenuti del documento, la dottoressa Adriana Lombardi responsabile della sezione programmazione sociale della Regione Umbria che ha anche partecipato al tavolo tecnico dei Comuni. Se il tema risorse è il problema fondamentale dei Comuni, non meno lo è per le Asl che si trovano a dover concertare i servizi insieme agli enti locali. Vincenzo Panella, a fronte di disagi dovuti dai tagli della finanziaria sulla sanità regionale, tema ribadito anche dall’assessore regionale Maurizio Rosi, individua la soluzione nella progettazione: non più, come oggi accade, due programmazioni distinte dei servizi, ovvero quella dell’Asl e quella dei Comuni, ma una valida per entrambe. Servirebbe a razionalizzare le risorse , piuttosto che accorgersi a valle di quello che manca a monte e dover correre ai ripari. La parola ora passa alla giunta regionale che dovrà fare i conti, nel senso letterale della parola, per garantire quell’efficienza economicamente sostenibile di cui sopra.
10/06/2005 12:59
Redazione