La notizia era ufficiosa ormai da giorni ma ora è ufficiale: Nikola Grbic è il nuovo allenatore di Sir Safety Conad Perugia. Graditissimo ed importante ritorno per Nikola a Pian di Massiano, proprio dove, nella stagione 2014-2015, aveva iniziato la sua carriera da allenatore dopo aver chiuso quella, grandissima e costellata di vittorie, da giocatore. Una stagione che rappresentò per il quarantesettenne serbo di Zrenjanin l’inizio di un nuovo percorso, proseguito poi da tre stagioni a Verona e dalle ultime due con lo Zaksa portando nella bacheca della società polacca una Coppa di Polonia, due Supercoppe polacche e soprattutto la Champions League, vinta lo scorso primo maggio nella finale giocata proprio a Verona. Oltre all’esperienza maturata nei club, Grbic ha guidato per quattro stagioni dal 2015 al 2019 anche la nazionale serba.
Ora il ritorno a Perugia con un bagaglio di esperienze e di conoscenze ancora maggiore e chiamato dalla società del presidente Sirci per portare la sua impronta di gioco e di carattere e carisma, doti innate di Nikola: “Né io né la società siamo quelli di sette anni fa, siamo entrambi cambiati e in meglio per cui penso che sarà un’avventura migliore di quella precedente”, queste le prime parole di Grbic da allenatore di Perugia. “La stagione 2014-2015 penso fu comunque positiva, ma è chiaro che ora bisogna giocare per cercare di vincere. La società e la squadra sono più attrezzate, io sono cresciuto e spero otterremo risultati migliori”.
Grbic sa bene che la prossima stagione si partirà con ambizioni importanti.“Le ambizioni di Perugia sono sempre state alte, ora ovviamente la qualità dei giocatori in rosa rende queste ambizioni altissime perché, quando una squadra forte ti cerca e ti vuole, poi naturalmente si aspetta indietro il raggiungimento dei risultati. Io ho sempre vissuto con questa pressione, sono abituato a questa pressione, so che ci sarà e questo mi stimola. Poi comunque il compito mio, dello staff e dei ragazzi dovrà essere quello di concentrarsi sul lavoro duro in palestra e sul campo, perché sarà questo che alla fine farà la differenza”.
La costruzione della rosa è “work in progress”. Nikola però ha già un’idea chiara per la sua Perugia. “Arrivo da una squadra, lo Zaksa, dove avevo giocatori molto tecnici, bravi ad usare diverse soluzioni in attacco e molto bravi nella correlazione muro-difesa. La Perugia che si sta formando sarà un po’ diversa, molto più fisica e con le sue caratteristiche, una squadra che spingerà forte in battuta e che dovrà avere una correlazione muro-difesa importante. Ma a me piace la pallavolo totale, dovremo lavorare per essere una squadra che gioca bene e che è solida in tutte le fasi del gioco, sarà un aspetto fondamentale per arrivare al risultato. Cercherò di dare la mia impronta di pallavolo ben sapendo che un allenatore deve adattare il suo lavoro alle caratteristiche dei propri giocatori, sfruttarle al massimo e cercare al tempo stesso di far migliorare ogni singolo elemento della squadra”.
Per quanto riguarda il mercato, c'è l'accordo per l'arrivo da Trento del palleggiatore Giannelli, pronto a firmare un cospicuo triennale: un ingaggio che mette un punto interragotaivo sul ruolo di Travica, che ha contratto ma sembra tagliato fuori dal progetto tecnico. Per completare il sestetto dunque società e allenatore stanno riflettendo se innestare nel motore un opposto, con Rychlicki della Lube prima scelta, oppure far giostrare in quel ruolo Anderson e rafforzare il settore schiaccoiatori. Da tale scelta dipenderà anche il futuro di Plotnytskyi. Fari puntati anche al centro dopo l'infortunio subito al tendine d'Achille da Russo: per rafforzare il reparto formato da Sole' e Ricci, è in arrivo il 36enne veterano Mengozzi, fino allo scorso anno bandiera di Ravenna
Perugia
18/05/2021 12:24
Redazione