Le notizie si accavallano di ora in ora. Si parla di 20 morti, di cui 5 bambini, e di centinaia di feriti. Non e' ancora possibile fare un bilancio preciso, anche se dalle prime perizie e testimonianze i danni delle scosse di terremoto di questa notte sembrano molto gravi. Tutto e' iniziato alle 3, 32, quando una scossa di terremoto di magnitudo 5, 8 ha colpito l'Abruzzo. L'epicentro del movimento sismico e' stato individuato nei pressi dell'Aquila, tra le frazioni di Collimento e Villa Grande. La scossa delle 3,32 e' stata avvertita in gran parte dell'Italia centrale e a Roma, dove hanno tremato i piani alti degli edifici e i vigili del fuoco hanno ricevuto migliaia di telefonate di allarme. Qualche danno si registra nella zona della Tiburtina. Guido Bertolaso, responsabile della Protezione civile, ha immediatamente informato su quanto stava accadendo nel cuore della notte il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Silvio Berlusconi. Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, e' subito accorso a Palazzo Chigi per seguire l'evolversi della situazione. Berlusconi ha preparato un decreto per lo stato di emergenza nazionale. Bertolaso parla di grave sciagura che mobilitera' il paese per molte settimane. La protezione civile si e' messa immediatamente in moto per inviare i primi soccorsi e ha mobilitato i vigili del fuoco delle citta' vicine. Due colonne di automezzi della Regione Lazio, con tende e generi di prima necessita', sono immediatamente partite da Roma verso L'Aquila. Un'altra scossa di magnitudo 4, 7 e' stata avvertita sempre a L'Aquila alle 4, 37. Dopo questo secondo movimento sismico, l'entita' dei danni e' apparsa ancora piu' ingente: molte le case distrutte, profonde le crepe negli edifici pubblici, innumerevoli i crolli. Un'altra scossa di seria entita' si e' registrata intorno alle 7, mentre si iniziava a scavare tra le macerie. L'Aquila e' senza luce e gas. Sono migliaia gli sfollati. La citta' e' in preda al panico. E' crollata completamente la cupola della chiesa delle Anime Sante nel centro storico. Anche la Cattedrale ha subito danni strutturali. Molti abitanti hanno abbandonato la citta' bordo delle loro auto. E' crollata parzialmente anche la Casa dello studente. Un punto di raccolta e' stato immediatamente allestito a Piazza d'Armi, nel centro storico. Alle 6 giungevano le notizie delle prime vittime: quattro bambini sono morti nell'ospedale dell'Aquila, in seguito fatto sgomberare per il pericolo di crolli. Due morti venivano segnalati nella localita' di Fossa. Altri nove morti sono stati registrati ancora a L'Aquila. I feriti sono numerosi ed e' impossibile stabilire quante persone possono essere rimaste intrappolate negli edifici crollati. Il bilancio di vittime e feriti e' destinato a crescere nelle prossime ore. Per verifiche e controlli sui viadotti, e' stato chiuso il tratto autostradale Roma-L'Aquila (A 24) tra Valle del Salto e Assergi in entrambe le direzioni. La Protezione civile invita a non mettersi in viaggio per recarsi nelle zone colpite dal sisma. Gente in strada anche a Sulmona e Teramo, con crolli di cornicioni e crepe nei muri. Seri danni alle abitazioni sono stati segnalati anche in diverse localita' della provincia di Pescara. A Rovere, sull'Altopiano delle Rocche, e' crollato il campanile mentre danni e case lesionate si riscontrano anche ad Avezzano.
Le scosse del sisma sono state avvertite anche nelle Marche e in Umbria, in particolare in provincia di Ascoli Piceno. Ad Ancona, Jesi e Fabriano sono state centinaia le chiamate ai centralini dei vigili del fuoco e molte persone hanno trascorso la nottata per strada. Si e' appreso che scosse di terremoto di lievissima entita', definite di sciame sismico, erano iniziate a registrarsi lo scorso lunedi' 30 marzo. I comuni interessati erano stati Collimento, Villagrande ma anche la zona dell'Aquila non era rimasta estranea a questi movimenti sismici. Le magnitudo delle scosse si collocava poco sopra il grado 2 della scala Richter.
Movimenti sismici si registrano anche in Emilia Romagna. Il sisma, con epicentro tra i comuni di Forli', Forlinpopoli e Castrocaro Terme, in provincia di Forli', e di Faenza in provincia di Ravenna, e' stato avvertito ieri sera in varie regioni dell'Italia centrale. Lo ha reso noto il Dipartimento della Protezione civile. La scossa in Emilia Romagna e' avvenuta alle ore 22.20. Dalle verifiche della Protezione civile, non risultano pero' danni a persone e a edifici. I movimento sismico, particolarmente intenso, e' stato avvertito soprattutto nel forlivese, nella zona dell'Appennino, nel Cesenate, a Rimini e nel bolognese. Per la Protezione civile dell'Emilia-Romagna, il sisma ha avuto il suo epicentro nella zona dell'Appennino forlivese.
06/04/2009 08:51
Redazione