Presentato al Teatro Mengoni di Magione il Rapporto Comuni Ricicloni 2023, che in Umbria sono nove (erano dieci nel 2022 e 17 nel 2019), uno in meno rispetto allo scorso anno - spiega Legambiente - per via del "sempre più preoccupante peggioramento nella qualità della raccolta dell'umido di diversi centri, e malgrado i criteri siano stati leggermente modificati e resi meno restrittivi". Dal dossier realizzato da Legambiente Umbria, su dati 2022 certificati dall'Arpa, emerge un'analisi dei numeri, quantitativa e qualitativa, relativa alla raccolta differenziata nella regione. Il Rapporto è strettamente connesso ai temi dell'economia del riciclo, pertanto è stato inserito all'interno dell'annuale EcoForum dell'economia circolare. L'associazione ambientalista ritiene che "il nuovo piano regionale di gestione integrata dei rifiuti umbro sia troppo sbilanciato sull'incenerimento e ancora una volta poco concentrato sulle possibili azioni concrete legate alla riduzione dei rifiuti, al riuso e al miglioramento della qualità delle raccolte finalizzate al riciclo. La tempistica di realizzazione dell'inceneritore è fissata al 2028, e rappresenta palesemente un'occasione persa per organizzare e rafforzare il percorso verso l'economia circolare regionale e accelerare la transizione ecologica dell'Umbria" Di seguito la classifica. Comuni sotto i 5.000 abitanti: Calvi 88,7%, Attigliano 79,3%, Ferentillo 76,1%, Montecastrilli 76%, Piegaro 72,2%, Valfabbrica 72,5%. Comuni tra 5.000 e 20.000 abitanti: Torgiano 76,1%, Castiglione del Lago 72,8%. Comuni sopra i 20.000 abitanti: Assisi 72,9%. (