Sos donazioni: l'Avis regionale lancia l'allarme, per la prima volta saldo negativo

Nei primi sette mesi del 2012, per la prima volta negli ultimi anni, quattro mesi su sette si sono chiusi con un bilancio negativo, e per la prima volta il saldo totale è negativo. Le esigenze dei servizi continuano ad essere in costante crescita nella nostra regione, così come in tutte le altre regioni e le donazioni AVIS in Umbria a fine luglio si attestano ad un – 0,39% rispetto ad un obiettivo necessario del +5%. Mancano all’appello almeno 1.300 donazioni rispetto alla programmazione. "È evidente che occorre un maggior impegno sia dei donatori già periodici sia di quanti sono nelle condizioni di donare ed ancora non lo hanno fatto - spiega il presidente regionale dell'Avis, Casale - Occorrerebbe che ogni giorno lavorativo, nella nostra regione, si presentassero, presso le Unità di raccolta e/o Servizi Immunotrasfusionali, almeno 150 donatori (oggi se ne presentano appena 137)". L’Avis Regionale dell’Umbria rinnova l’appello a donare sangue e a diventare donatori periodici a tutti quelli che sono nelle condizioni di farlo. Donare sangue è una scelta di vita ed un progetto di salute. Diventare donatore di sangue è anche un’occasione per tenere sotto controllo se stessi e per scoprire, ai primissimi sintomi, patologie “silenti”. Un invito particolare a donare è rivolto ai giovani perché con loro si può creare una base associativa di maggiore garanzia nel tempo. L’Avis, il Centro Regionale Sangue, l’Azienda Ospedaliera di Perugia in particolare, nonché le altre strutture sanitarie rinnovano gli appelli perché la donazione di sangue sia volontaria e periodica, ma organizzata sul territorio al fine di realizzare una corretta programmazione e ridurre i “momenti di emergenza”.