Sparatoria a Sigillo: convalidato l'arresto di Pierini

Il gip Nicla Restivo ha convalidato l'arresto dell'operaio 38enne di Sigillo, accusato di essere l'autore della sparatoria in cui ha perso la vita Bushaj Fatian. Pierini ha ammesso sin dall'inizio di aver sparato all'albanese e a Marian Moise in quel tremendo pomeriggio di martedì. Un gesto disperato, conseguenza di "una situazione di estrema violenza psicologica", come ha riferito in uno stato di profonda angoscia lo stesso Pierini durante l'interrogatorio di garanzia di ieri mattina nelle stanze del carcere di Capanne alla presenza dell'avvocato difensore Ubaldo Minelli e del pm Claudio Cicchella. Domande - alle quali l'accusato ha deciso di rispondere ricostruendo nei dettagli l'intera giornata - incentrate sull'individuazione del movente, per capire chi o che cosa avrebbe spinto l'operaio di Sigillo ad un simile gesto. L'avvocato difensore Ubaldo Minelli ha dichiarato che il suo assistito ha agito in modo così violento perché "vittima di una situazione di estrema gravità che lo ha portato ad un black out totale". "Mi sono reso conto di ciò che avevo commesso solo due o tre ore dopo - ha confessato Pierini - Dopo aver sparato ai due sono tornato a casa e come un automa sono andato al lavoro. Lì i miei colleghi hanno cominciato a parlare di una sparatoria. Solo in quel momento ho preso coscienza di quanto accaduto. Non volevo ucciderli - ha aggiunto - ho sparato solo per intimidirli". Alle origini del disperato gesto ci sarebbe probabilmente un debito di gioco originato dalla passione di Pierini per i videopoker. L'operaio sigillano ha infatti riferito di una situazione di soggezione nei confronti dell'albanese a causa di una somma di denaro non restituita. Il racconto dell’operaio però dovrà essere confrontato con le versioni del rumeno e della fidanzata dell'albanese deceduto, ma anche con le testimonianze che i carabinieri della compagnia di Gubbio stanno raccogliendo tra i cittadini di Sigillo. L'avvocato difensore ha quindi chiesto gli arresti domiciliari per il suo assistito e il gip Nicla Restivo si è riservato di rispondere entro cinque giorni. Un gesto quello di Pierini che ha gettato nello sconforto un'intera famiglia e un intero paese. Il 38enne sigillano ha ammesso di essersi "profondamente pentito di quello che ha fatto" e ha chiesto scusa alle vittime, ai loro familiari e ai suoi congiunti. Intanto, mentre gli inquirenti sono ancora al lavoro alla ricerca di elementi utili alla ricostruzione esatta dei fatti, ieri il corpo di Bushaj Fatian è stato sottoposto all'esame autoptico e tossicologico richiesto dal pubblico ministero Claudio Cicchella alla presenza del professor Mauro Bacci, direttore dell'istituto di medicina legale dell'Università di Perugia, la dottoressa Paola Melai e, come consulente di parte, la dottoressa Monica Salciarini. Il referto parla di decesso causato da "insufficienza cardio-respiratoria centrale con lesioni celebrali causate da colpo di arma da fuoco trapassante". Tra qualche giorno sarà reso noto anche l'esito dell'esame tossicologico: secondo indiscrezioni però il giovane albanese sarebbe risultato positivo ad un farmaco. Le indagini comunque continuano e già nei prossimi giorni potrebbero emergere ulteriori elementi.