Speed Motor: Dario Caso 2° all'Europeo, 3° nella Prova Mondiale

Un finale di stagione che lascia una punta di amaro in bocca alla scuderia Speed Motor di Gubbio: nel momento di gara 1 in cui la lotta al titolo stava diventando ancor più avvincente nell’appuntamento finale del Ferrari Challenge Europa sul circuito di Abu Dhabi (primo week-end del mese), la 458 di Dario Caso ha accusato la rottura di una sospensione anteriore dopo pochi giri dal via e il sogno del pilota molisano è svanito in quell’istante. Caso era secondo e il diretto rivale, Daniele Di Amato, lo inseguiva dalla quinta posizione, ricordando che alla vigilia di questa trasferta il divario fra i due era di appena 10 punti in favore sempre di Di Amato; dopo il ritiro, quest’ultimo ha avuto via libera e gli è stato sufficiente il terzo posto finale per incamerare i 12 punti della certezza matematica. Gara 2 si è pertanto disputata con il verdetto già assegnato, ma Caso ha voluto legittimare sul piano morale la sua stagione da protagonista nel campionato ottenendo un onorevole secondo posto alle spalle del tedesco Bjorn Grossmann e con Di Amato terzo. La classifica finale del Ferrari Challenge Europa 2014, relativamente al Trofeo Pirelli Pro, vede campione Daniele Di Amato (team Motor Piacenza) con 211 punti, davanti a Dario Caso con 192 e ad Alexander Martin con 164. E siccome stava scritto che quest’anno dovesse comunque piazzarsi senza salire sul gradino più alto del podio, Caso ha collezionato un terzo piazzamento nella successiva prova mondiale fra i vincitori e i meglio piazzati di tutti i continenti, che ha completato la tappa conclusiva negli Emirati Arabi Uniti. Titolo iridato a Max Biancardi, italiano con licenza monegasca, grazie anche al ritiro di Philip Baron che gli ha di fatto concesso strada libera; al secondo posto il neo-campione europeo Daniele Di Amato, che ha avuto la meglio su Caso in una gara caratterizzata dalla presenza di ben 37 concorrenti. È insomma mancata per la Speed Motor la classica ciliegina sulla torta nella coda di una stagione agonistica per il resto molto positiva con i risultati ottenuti nella velocità in montagna: il titolo italiano di Adolfo Bottura nella categoria E2M, l’assoluto di Paride Macario a Pedavena e la Coppa per Scuderie al trofeo “Luigi Fagioli” di Gubbio, impresa che finora era mai riuscita a un team umbro nella gara di casa. Il patron Tiziano Brunetti ha di che essere soddisfatto: “Aver lottato fino all’ultimo per il Ferrari Challenge rimane pur sempre un attestato di merito, anche se solo virtuale – dice Brunetti – ma non intacca assolutamente la bella annata della nostra scuderia, che tanto su pista quanto in salita ha saputo davvero farsi rispettare”.