Orvieto sfiora Gubbio, nel senso che alla 46esima edizione della Cronoscalata della Castellana – valevole per il trofeo italiano di velocità in montagna – la Speed Motor si presenterà al via con un numero di piloti, ovvero 17, appena inferiore a quello di due mesi fa al trofeo “Luigi Fagioli”, dove è stato toccato il record di 18. Già nelle più recenti edizioni di questa che può essere considerata l’altra gara di casa, la squadra di conduttori del presidente Tiziano Brunetti ha fatto man bassa di allori: coppa per scuderie e ultime tre firme nell’albo d’oro grazie alle vittorie di Michele Fattorini nel 2015 e nel 2017 e di Denny Zardo nel 2016, per non parlare degli assoluti di gruppo e delle affermazioni di classe messe insieme. Anche sabato 20 e domenica 21 ottobre le ambizioni rimangono le stesse. In questo comunicato, obiettivo focalizzato sugli 11 “driver” chiamati a percorrere due volte i 6190 metri dell’ottimo tracciato umbro al volante di vetture prototipi e formula. Precedenza a Michele Fattorini e alla sua Osella Fa 30 Zytek: vuoi per i trionfi degli ultimi anni, vuoi perché è il beniamino locale, il 28enne della vicina Porano parte con i favori del pronostico. Nella classe 3000, l’avversario diretto si chiama Stefano Di Fulvio su Lola B99/50 Zytek, ma nella 2000 – sempre della E2-SS – la sfida interna è allargata addirittura a tre: il veronese Franco Bertò su Tatuus Formula Abarth F 010, che disputa la sua prima gara in Italia della stagione; l’eugubino Luca Bazzucchi su Formula Renault e il tuderte Damiano Manni su F3 Mygale M09. Altrettanto nutrita la rappresentanza in E2-SC con il sardo Sergio Farris che, nella classe 2500, attende una risposta di elevato livello dalla sua Osella Pa 2000, mentre sembra essere finalmente arrivata la volta buona per Franco Manzoni, al debutto stagionale con la sua Osella Pa 21/S Evo, che spera in un risultato importante nella classe 2000, anche se l’obiettivo primario della salita di Orvieto è quello di collaudare al meglio la vettura nell’anno in cui il ravennate ha salutato il gruppo CN per passare alla E2-SC. Nella classe 1400, potrà contare sul calore del pubblico amico anche l’altro orvietano del lotto, il 21enne Filippo Ferretti, determinato nel conquistare la vittoria di classe con la sua Radical Sr4, ma non è finita: nella 1000, il “derby” Speed Motor è quello fra le Oselline (cioè la versione Pa 21 Jrb) di Romano Fortunati e di Piero Principi. Duello, infine, anche nella CN fra l’Osella Pa 21/S Honda di Gianni Urbani e la Ligier Js 51 del “nazionale” Adolfo Bottura, entrambi reduci dal Fia Masters di Gubbio con Urbani al via nelle vesti di “ambasciatore”.
Gran finale per la Nascar Whelen Euro Series 2018 sul circuito belga di Zolder, dove sabato 20 e domenica 21 ottobre si corrono le ultime due gare della stagione. E gran finale si prevede soprattutto nella categoria “Challenger” della Elite 1, perchè i primi tre piloti in classifica sono racchiusi in un ristretto fazzoletto di appena 6 punti: guida Mauro Trione su Chevrolet Camaro con 246, secondo è il giapponese Kenko Miura su Toyota Camry con 243 e terzo, a quota 240, è Dario Caso della scuderia Speed Motor su Ford Mustang. Tutto si gioca sul filo dei punti e, in pista, anche dei centesimi, perché possono valere una posizione in più o in meno e con i punteggi raddoppiati tutto può succedere. A Hockenheim, il terzo posto in gara 1 non era stato sufficiente a Caso per mantenere la leadership; la discesa al terzo posto è comunque relativa, proprio per l’esiguità dei distacchi e il pilota molisano è determinato nel riprendersi definitivamente la testa e bissare il titolo di categoria vinto nel 2016. “Se l’auto funziona regolarmente – ha detto Caso – non dovrebbero esserci problemi, almeno sotto questo profilo. Semmai, trattandosi dell’ultimo e decisivo appuntamento, sarà fondamentale sia partire in una buona posizione, sia soprattutto evitare di rimanere invischiati nelle bagarre, perché una toccata rischia di farti perdere posizioni e terreno. Sarà una battaglia senza esclusione di colpi su tutti i fronti: di questo si può essere certi!”.

Gubbio/Gualdo Tadino
18/10/2018 17:45
Redazione