La manifestazione è una delle più antiche d’Europa: nasce come “Festa della Bruschetta” 56 anni fa prima di evolvere in un Festival gastronomico di forte impatto, che per tre giorni dal 17 al 19 novembre, animerà Spello attraverso un calendario di oltre 30 eventi dedicati a olio e cucina, con la presenza di ben 22 cuochi, molti dei quali in arrivo da un capo all’altro della penisola, dal Veneto alla Calabria. L’obiettivo è celebrare “l’olio nuovo” umbro a tutto tondo, evidenziando il ruolo di protagonista che esso ha nella gastronomia italiana contemporanea e d’autore: da qui la formula, innovativa, che mette a confronto tradizioni, tecniche e, soprattutto, cucine diverse (per collocazione geografica, ma anche per spirito creativo) attraverso percorsi a quattro mani, seminari e showcooking. “Spello, l’Umbria e l’olio sono il cuore, non solo geografico, di un’Italia che trova nelle sue cucine regionali la sua grande e autentica distinzione” afferma Jacopo Fontaneto, critico gastronomico e direttore artistico della manifestazione, promossa dal Comune e Pro Spello. “Il futuro sta nel dialogo e nell’interscambio fra queste tradizioni: e l’olio umbro è un ottimo elemento che può fare la differenza, e generare nuove sperimentazioni. Anche nella semplice mantecatura di un risotto o come ingrediente di un dolce, come vedremo qui al festival”. Una formula che ha subito trovato l’appoggio, entusiasta, del sindaco Moreno Landrini e dell’assessore alla cultura Irene Falcinelli, che già lo scorso anno ha posto le basi per un profondo rinnovamento della manifestazione.