Esordio ufficiale della città di Spello per la grande mostra del V Centenario della nascita di Bernardino di Betto detto Pinturicchio, in programma dal 2 febbraio al 29 giugno del 2008. Dopo la presentazione nella Sala dei Notari a Palazzo dei Priori avvenuta oggi pomeriggio, i numerosi giornalisti presenti saranno domani a Spello per visitare la Cappella Baglioni nella chiesa di Santa Maria Maggiore, e la Pala con la Madonna col Bambino e Santi Chiesa nella chiesa di S. Andrea. La cappella Baglioni sarà uno dei più importati siti della grande mostra. Interamente fre¬giata di affreschi eseguiti tra la fine dell’estate del 1500 e la primavera del 1501 dal Pintoricchio su commissione di Troilo Baglioni, è un’opera di notevole impegno, un capolavoro assoluto del Rinascimento Italiano che si può leggere quasi come un’esplicita risposta alla decorazione del Collegio del Cambio che il Perugino aveva condotto a termine pochi mesi prima a Perugia. Un gioco concorrenziale che vedeva protagonisti i due più grandi artisti della pittura perugina. Nella cappella Bella il filo conduttore si svolge secondo un discorso piano, semplice, accessibile a tutti, narra gli episodi mariani. Sulle pareti sono dipinti a sinistra l'Annunciazione, con gustosi episodi di vita quotidiana in lontananza, in fondo l’Adorazione dei pastori, con la Cavalcata dei Magi che si snoda in secondo piano, a destra la Disputa di Gesù con i dottori. Nella volta sono affrescate le Sibille Tiburtina, Eritrea, Europea, Samia. L’impianto rigoroso delle scene, impostate secondo le regole della prospettiva quattrocentesca, non impedisce al Pinturicchio di indugiare sul dettaglio, sul particolare aneddotico, inserendo, accanto all’evento principale, storiette di contorno, che attraggono l’occhio per la ricchezza e la cura dell’esecuzione, per l’efficacia descrittiva, per la variopinta resa dei motivi floreali e vegetali, per l’accuratezza descrittiva di abiti ed acconciature, il tutto reso con colori squillanti, puri e preziosi. Proprio questa vivacità cromatica, unita alla freschezza narrativa nel rigore dell’impianto spaziale, ed accentuata dal lucido riverbero del pavimento maiolicato, valsero a quest’ambiente l’appellativo popolare di “cappella Bella”, con il quale è oggi universalmente noto. In occasione dell’apertura della mostra, per garantire la migliore fruizione del prestigioso ciclo di affreschi, sarà realizzato un allestimento temporaneo con un accurato apparato didattico per la presentazione degli aspetti storici-artistici ed iconografici e un nuovo apparato illuminotecnica permanente.
I giornalisti visiteranno anche la Pala con la Madonna col Bambino e Santi nella Chiesa di Sant’ Andrea, dipinta dal Pintoricchio su incarico il16 aprile 1506. Il lavoro per la realizzazione della grande pala per l’altare maggiore della chiesa francescana di Spello inizia velocemente, ma l’anno successivo il maestro deve lasciare l’Umbria per andare a Siena dove aveva ricevuto altre importanti commissioni. Pintoricchio così affida la realizzazione del dipinto ad un altro pittore perugino, Eusebio da San Giorgio, ma lasciando scritto che doveva attenersi ai disegni che lui aveva già preparato. Pintoricchio però si era impegnato coi committenti a dipingere almeno le teste dei personaggi e il tondo con Cristo in pietà della cimasa, le parti ritenute più importanti. Nel 1508 infatti Bernardino era ancora a Spello per dipingere le parti che gli spettavano e in quell’occasione giustifica la sua partenza con la lettera che gli aveva spedito Gentile Baglioni che lo pregava di rientrare a Siena. La lettera, quasi a scusarsi, è stata dipinta nel quadro, in un tavolinetto messo di scorcio in primo piano con sopra tutto l’occorrente per la scritture che sta utilizzando san Giovannino tutto preso a scrivere Ecce Agnus Dei nel suo cartiglio. Uno dei brani più poetici di tutta la pittura di Pintoricchio.
I giornalisti saranno poi a Spello per il pranzo, dove potranno assaggiare i prodotti tipici locali.
30/10/2007 19:21
Redazione