Il consiglio comunale di Spoleto ha approvato con 15 voti favorevoli e otto contrari, le "Linee programmatiche di mandato 2018-2023". Nelle premesse del documento - riferisce una nota del Comune - si sottolinea che "l' attuale momento storico della Città di Spoleto si inserisce in una complessa congiuntura socio-economica che l' Europa (non solo) e, quindi, lo Stato stanno attraversando. Anche a Spoleto vi è stata una consistente attenuazione di fiducia nell' idea di una crescita costante e di un continuo miglioramento delle condizioni di vita, come effetto di fibrillazioni politiche generali, gravi crisi aziendali e, specificamente per il nostro territorio, anche dell' ultimo sisma avvenuto due anni fa, che ha determinato conseguenze alle quali occorre, in ogni caso, porre urgentemente rimedio. Bisogna dire che la connotazione della Spoleto post-unificazione d' Italia è stata, inoltre, caratterizzata da un iniziale e, poi, progressivo isolamento/emarginazione della realtà territoriale, in contrasto aperto con un precedente ruolo, addirittura da capoluogo/capitale di un considerevole territorio, del quale restano importanti tracce, anche nel ricordo individuale, e con il conseguente spostamento di crescenti risorse su altri contesti dell' Umbria. Le vicende del complesso, noto come 'Monastero della Stella/anfiteatro romano' , da fondamentale centro socio-religioso a caserme e, infine, a complesso di edifici in abbandono sono emblematiche e costituiscono il test dell' attenzione verso la Città anche per l' imponenza del territorio cittadino ricompreso e per l' impressionante presenza di opere d' arte all' interno". "E' molto importante e preliminare - si sottolinea ancora nel documento, secondo quanto riferisce la nota - studiare la posizione ai fini di un riequilibrio ed uno sviluppo della Città, e tenendo conto soprattutto delle sue principali caratteristiche, costituite da una naturale, formidabile vocazione turistica, da un eccezionale contesto di stimolo culturale, da ottimali condizioni ambientali, unitamente alla presenza di risorse non sufficientemente valorizzate nel tempo. Spoleto è una realtà civica importante da ben prima del Festival dei due mondi, e questo deve essere chiaro in ogni sede con tutte le possibili conseguenze. Alle osservazioni di cui sopra deve coniugarsi, sinergicamente e seriamente, la valorizzazione dell' incidenza dei fenomeni sismici nella zona, che fa (e avrebbe dovuto fare) di Spoleto il naturale centro di riferimento per studio, analisi ed assistenza della relativa problematica".
Foligno/Spoleto
12/10/2018 12:45
Redazione