Con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dall' arcivescovo di Spoleto-Norcia mons. Renato Boccardo in duomo, si è conclusa la Festa delle comunità che il Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani) ha vissuto a Spoleto.
Tre giorni - dal 12 al 14 ottobre - con la presenza di oltre 1.200 adulti Scout, in rappresentanza di circa 200 comunità italiane. Nell' omelia mons. Boccardo ha sottolineato, fra l' altro, che "oggi si fa fatica a rinunciare a qualcosa, anzi soprattutto nella crisi abbiamo paura di perdere l' agio e le comodità in cui siamo vissuti. Così la misura è il calcolo, e la paura genera la diffidenza nei confronti degli altri, specialmente dei poveri e dei migranti. Il seguimi di Gesù - ha proseguito - è un invito a vivere in maniera pienamente umana, a diventare grandi nell' amore, a respirare la libertà del dare gratuitamente come gratuitamente abbiamo ricevuto, ad imitare colui che è venuto non per essere servito ma per servire. È questa anche la ' filosofia' del Masci". Movimento "impegnato - ha continuato mons. Boccardo, secondo quanto riferisce un comunicato dell' archidiocesi - nel grande gioco della vita con le coordinate dello scoprire e del servire, che conducono a ' fare strada' con le tre C: fare strada nel cuore (scegliere cioè la via della crescita spirituale); fare strada nel creato (cioè scegliere di vivere in mezzo alla natura senza divinizzare né la natura né la scienza); fare strada nella città (cioè scegliere di dare voce agli ultimi, a quanti portano le ferite della vita, ai dimenticati dalla società). Con il metodo dell' imparare facendo (che non è solo l' individuale fai da te, ma un fare con i fratelli in una comunità e con un metodo comune), si scopre che l' educazione è innanzitutto una disciplina interiore". "La pista, il sentiero, la strada - ha osservato ancora, fra l' altro, mons. Boccardo - diventano parabole di una esistenza interpretata come avventura, con mete alte che favoriscono la crescita della persona e suscitano la capacità di appassionarsi alla vita, di imparare giocando, di vincere le paure, di vivere il servizio come cambiamento, di costruire ponti là dove altri vorrebbero erigere muri".
Applausi alla fine per lo spettacolo degli Sbandieratori di Gubbio in piazza Duomo che hanno degnamente concluso la tre giorni al cospetto dell'entourage nazionale del MASCI con la presidente Sonia Mondin e l'assistente spirituale don Guido Lucchieri.
In mattinata all'hotel Albornoz grande partecipazione e molte emozioni ha suscitato l'incontro con il regista Pupi Avati, un passato anche da scout e da caporeparto a Bologna che ha letteralmente ammaliato i presenti con una riflessione sul presente e il passato attraverso numerose citazioni autobiografiche, non senza ironia.
Foligno/Spoleto
15/10/2018 08:28
Redazione